Era un mezzo per fruire qualcosa di interessante ma non abbiamo mai saputo come il segnale arrivasse ed il tubo catodico e le antenne lo portassero a casa.
Per lo stesso motivo il rapporto a casa con la tecnologia, in cui come sapete anche noi viviamo immersi, è di utilizzarla per quello che è: un mezzo per condividere, scoprire, e soprattutto tenere in contatto.
Nel caso dei bambini che la usano per programmare cosa fare al pomeriggio, noi andavamo a citofonare loro si messaggiano su Whatsup ed escono, Ettore (10) per esempio ha infatti un gruppo che serve per mettersi daccordo sull'ora in cui andare a giocare a calcio per strada. Se non avesse accesso sarebbe più difficile per lui mantenersi in contatto, per questo dato che è in prima media abbiamo fatto uno strappo e gli abbiamo concesso il cellulare che gli altri a quell' età non avevano.
La sua giornata di Sabato per noi è l'esempio della coniugabilità tra tecnologia e gioco, per noi come avrete capito sono perfettamente assemblabili, la mattina ad una festa di compleanno trascorsa giocando 2 ore a calcio il pomeriggio al Talent Garden per l'Arduino day organizzato da Coderdojo Genova una cosa da "nerd".
L'entusiasmo c'era per uno come per l'altro senza pensare che chi fa una cosa non possa appassionarsi all' altra, sta a noi genitori proporre ed integrare le cose senza vietare una o l'altra.
Come non li lasceremmo per strada a 2 anni da soli non lo dobbiamo fare nemmeno per il web ma spiegargli che da entrambe le parti ci sono cose belle ed anche rischi , noi siamo la guida prima e gli accompagnatori poi.
Secondo noi l' importante è non delegare ad altri questo ruolo perché non è detto che ci sia qualcuno che lo faccia.
Potrete poi scoprire che il più piccolo è il più bravo su Instagram ...