Natsukashii è indicibile

Creato il 13 marzo 2014 da Luigiderosa @Luigi2006

La nostalgia felice

di Amèlie Nothomb
Voland pagine 118 € 14,00
isbn 9788862431569

“Natsukashii” è un aggettivo della lingua giapponese che, secondo la traduzione di Amèlie Nothomb, indica “la nostalgia felice”, ” l’istante in cui la memoria rievoca un bel ricordo che riempie di dolcezza”, concetto nipponico che fra l’altro non prevede un aggettivo o concetto opposto tipo “nostalgia triste”.
“La nostalgia felice” è quella che Amèlie Nothomb prova in questo lungo e commovente ritorno a Kobe la città dov’è nata e che lasciò ancora bambina.
La dolcezza è nell’incontro con la vecchia tata Nishio-san, l’emozione è in un’anziana che ricorda la piccola bambina europea che accudiva mentre ignora del tutto il terribile terremoto del 17 gennaio 1995, la nostalgia triste non esiste.
“La nostalgia felice” è nell’incontro con Rinri, il primo amore di Amèlie, il ragazzino con il quale passeggiava a vent’anni sotto i ciliegi fioriti dei vecchi quartieri di Tokyo e che accetta di farlo un’ultima volta, dopo che lei l’aveva abbandonato. La dolcezza è nella parola che Rinri pronuncia accomiatandosi per sempre, quando lei guardandolo  negli occhi gli chiede : “Cosa pensi di questa giornata insieme?”
E Rinri le risponde, vent’anni dopo, con la prima parola francese che aveva imparato : “Indicibile”.
“La nostalgia triste” c’è in questo libro si chiama Fukushima, un ferita nella “terra-carne” giapponese, distruzione e morte. L’emozione è quella tutta nipponica che ci regala Rinri quando ci rivela che in Giappone ci sono parecchie persone che per solidarietà comprano e mangiano esclusivamente verdure cresciute a Fukushima. Penso da napoletano a noi italiani che dopo i fatti della “Terra dei fuochi” abbiamo riempito giornali e TV di spot con pomodori coltivati in Padania, per questo noi Italiani non saremo mai una nazione come il Giappone.
Questo di Amèlie Nothomb è un magnifico diario di viaggio in un paese che è anche un’emozione che, io lettore, alla fine del libro, non posso che tradurre, Natsukashii è indicibile.

di Luigi De Rosa

- il testo è disponibile in libreria.


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