Lo riconoscete?
E’ un frutto non commestibile ma decorativo che ogni anno in questo periodo raccolgo per le composizioni di casa. Negli anni ho individuato due o tre luoghi che ospitano alcuni esemplari di questa specie vegetale appartenente alla famiglia delle moraceae. Maclura pomiferà è originaria degli Stati Uniti centro–occidentali, largamente diffusa sul territorio grazie a un progetto avviato nel 1934 durante l’amministrazione Roosevelt atto a prevenire l’erosione del suolo delle Grandi Pianure, fu introdotta in Europa alla fine del XIX secolo come alimentazione del baco da seta (con scarso successo), per sostituire il gelso bianco decimato da una particolare infezione radicale.
Non solo bello, ma anche profumato con un lieve sentore di agrume, il frutto di Maclura pomifera, per questa sua peculiarità è anche chiamato “Osage orange”, arancio degli Osage dal nome della tribù indiana che risiedeva nella zona di crescita di questa pianta e ne utilizzava il legno per la costruzione di archi.
Gli esemplari da cui raccolgo i frutti sono ormai grandi alberi, nella zona di provenienza la specie è storicamente utilizzata per formare siepi da recinzione in quanto possiede rami con robuste spine che aiutano a trattenere il bestiame.
piccola curiosità..
la corteccia della radice produce una tintura naturale con tonalità kaki, dal marrone al verde oliva, ampiamente utilizzata durante la prima guerra mondiale per colorare le uniformi militari.
brevi note colturali:
famiglia delle Moraceae
albero di media grandezza a foglie caduche che può raggiungere i 10m di altezza;
la chioma è molto ramificata, disordinata e presenta rami sono rigidi con spine all’ascella fogliare. Le foglie sono alterne, semplici, di colore verde scuro, lucide sulla pagina superiore.
In estate produce grandi infruttescenze rotonde, simili ad un’arancia, di colore verde, coriacee, rugose e delicatamente profumate di agrume, pronte a maturazione a fine ottobre. Le foglie, prima di cadere, assumono una colorazione giallo-oro.
Di facile adattabilità, non necessita di un terreno particolarmente fertile e anche se ama le posizioni assolate ben si sviluppa anche in altre situazioni.
Non teme il freddo e può sopportare anche temperature vicine ai -20°C.
La pianta si riproduce da seme seguendo anche un particolare procedimento suggerito qui.