Nazionale come Fight Club: emergono nuovi particolari

Creato il 26 giugno 2014 da Dani Ultimissimecalcio @UltimeCalcio

Che nello spogliatoio italiano tirasse una brutta aria si sapeva, ma nessuno poteva immaginare fino a che punto. Il quotidiano ‘Il Secolo XIX’ ha infatti pubblicato dei retroscena che rendono più chiaro il quadro della situazione all’interno del gruppo azzurro. Se di gruppo si può parlare. Perché in realtà la spedizione in Brasile ha vissuto tensioni e divisioni insanabili fin dall’inizio, perfino quando le cose sembravano andare nel verso giusto. I primi screzi di cui si ha notizia sono infatti avvenuti dopo la vittoria, l’unica, contro l’Inghilterra. I malumori di Cassano per non aver giocato si sono sfogati sui camerieri che dovevano servire la cena. Da lì l’episodio del bicchiere rotto e i rimproveri di Buffon e altri compagni.

La situazione è ovviamente degenerata qualche giorno più tardi, durante la partita contro l’Uruguay. Nell’intervallo Balotelli viene informato che non giocherà il secondo tempo e non la prende bene. Immediata e furibonda la reazione di alcuni giocatori, con Bonucci che lo spinge fuori dallo spogliatoio urlandogli: “Imbecille, esci da qua e stai zitto”. Il difensore si sarebbe mosso per primo, a quanto pare, per anticipare De Rossi, che diceva addirittura di voler spaccare la faccia a Balotelli. I motivi di tanto astio? Le manie di protagonismo del giovane attaccante, che non perde occasione per proclamarsi un campione, salvo poi dimostrare il contrario in campo. Anche la trovata di riempire la pagina del suo album dedicata alla nazionale italiana con sole sue figurine non è stata digerita. Poteva essere uno scherzo, certo; ma, sommata all’atteggiamento indifferente e al poco impegno profuso in campo, è sembrata significativa.

Alla fine della partita, poi, quando tutti i suoi compagni erano chiusi nello spogliatoio ad ascoltare il discorso di addio di Pirlo, Balotelli era già sul pullman, con le cuffie alle orecchie e chiuso totalmente in se stesso. E visto che le parole di Pirlo erano indirizzate soprattutto ai giovani (“Non volevo chiudere così. E’ stata colpa di tutti, certo, ma ai giovani dico che serve più amore per questa maglia e meno protagonismo”), la sua è sembrata una mancanza di rispetto doppia. Pare inoltre che Cassano abbia accolto con uno sbuffo il discorso del più esperto (e, ci permetterete, più saggio) compagno, tanto da far imbestialire ancora una volta Buffon che gli si è quasi scagliato addosso.

Ora i giocatori sono rientrati in Italia. Avranno un bel po’ di vacanze per ritrovare serenità e ricaricarsi. E anche per pensare agli errori commessi a alle delusioni inflitte ai tifosi italiani. Ma una cosa è certa: a Balotelli e Cassano servirà un miracolo per poter tornare a far parte del gruppo.


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