Era prevedibile, visto che la divisione degli introiti generati (BRI) è ancora il punto focale: i giocatori rimangono fermi al 53%, mentre i proprietari non accettano il 47% ma vogliono di più; a noi viene facile pensare che la cosa più logica sarebbe accordarsi su un 50-50 o su un 51-49 per i giocatori, ma qui girano veramente tantissimi soldi e quindi nessuna delle due parti, per ora, è disposta a scendere dalle rispettive posizioni.
A rimetterci, quindi, al momento, saranno soprattutto i tifosi che non potranno vedere il più bel basket del Mondo per almeno 2 settimane; ma se si leggono le dichiarazioni dei due rappresentanti, sembra chiaro che un accordo è ancora molto lontano e quindi si potrebbe rischiare di saltare ancora più partite.
Il commissioner NBA David Stern, che è anche portavoce dei proprietari ha detto:
“Abbiamo sperato fino all’ultimo di poter trovare un accordo ma non ci siamo riusciti. A questo punto siamo costretti a cancellare le prime due settimane di regular season. Noi e il sindacato purtroppo siamo lontanissimi su troppe questioni.”
“Abbiamo parlato per ore, senza riuscire ad avvicinarci minimamente. Evidentemente i club si aspettano che i giocatori cedano appena inizieranno a non incassare lo stipendio, ma sappiano che non sarà assolutamente così. Abbiamo ben chiara la situazione e siamo tutti uniti.”
Attraverso Twitter, poi, tanti giocatori hanno confermato la linea di Hunter con il messaggio “Stand United”
Prese di posizione importanti che mandano ulteriori nuvole nere sopra i cieli della Lega. L’unica buona notizia, se così si può dire, è l’accordo, quasi trovato, su un punto che stava a cuore soprattutto ai proprietari, ovvero la mid-level exception: con l’introduzione di questa nuova eccezione, più corta rispetto alla precedente, per le squadre sopra il salary cap sarà più facile firmare giocatori free agent.
In seguito alla notizia di questa notte con la cancellazione delle prime due settimane di RS, sono nate altre importanti voci di giocatori in arrivo in Europa: Kobe Bryant sarebbe tornato più vicino alla Virtus Bologna, mentre Derrick Williams, seconda scelta assoluta dell’ultimo draft, ha rivelato che ora poter firmare “overseas” è diventata un’opzione concreta.