Nba, Clippers show con Minnesota, primo stop in casa per Oklahoma

Creato il 24 dicembre 2013 da Sempreinformato

Nba, Clippers show con Minnesota, primo stop in casa per Oklahoma

New York, 23 dicembre 2013

Un monumentale Kevin Love (45 punti) non basta ai Timberwolves, che si arrendono al supplementare. Toronto è il primo a violare casa Thunder e si porta in testa alla Atlantic Division. Pacers perfetti in casa contro Boston

Emozioni e show a Los Angeles, con il successo dei Clippers sui T’Wolves di un monumentale Kevin Love. Colpaccio di Toronto, che costringe Oklahoma City al primo stop casalingo. Pacers perfetti in casa contro Boston.

Kevin Love contro Ryan Hollins. Ansa

Los Angeles Clippers-Minnesota Timberwolves 120-116 dts
Partita pazzesca, e forse si potrebbe dire buttata dai Timberwolves (13-15) che con meno di 10 secondi da giocare nei regolamentari rimettono in gioco sul +2: Rubio per Martin, che però non riesce a proteggere la palla da Chris Paul e arriva l’immediata punizione con il 106 pari firmato da Jamal Crawford. “Questa è una delle cose più importanti che stiamo imparando come squadra allenata da Doc Rivers, che ce lo ripete anche in allenamento: non è mai finita”, ha detto Chris Paul a fine gara, dopo essere stato un grande protagonista dell’overtime con 9 punti. Certo per gli ospiti è difficile mandare giù una sconfitta del genere, soprattutto con un Kevin Love che è stato il quarto giocatore in 40 stagioni a chiudere una partita con almeno 45 punti, 19 rimbalzi e 6 assist. Gli altri? Bob McAdoo (con Buffalo nel 1975 e nel 1976) e Hakeem Olajuwon (nel 1996). Love aveva anche messo il tiro libero del +4 con 18 secondi da giocare (106-102) ma non è stato sufficiente. Nel supplementare i Clippers (20-9, alla quinta vittoria consecutiva), perdono un Blake Griffin che ha portato alla causa anche 10 rimbalzi, 4 recuperi e 2 assist (fuori per falli con 4’08 sul cronometro), ma nel finale trovano una giocata preziosissima da Jared Dudley: la sua tripla del 115-114 con 38 secondi da giocare è l’unica messa a segno nella sua gara (1/7 da fuori), ma vale oro. Nel finale Nikola Pekovic (che ha chiuso con 16/28 al tiro e 14 rimbalzi) sbaglia sia il possibile +1 che il pareggio in semigancio sul 118-116, mentre Paul chiude i conti dalla lunetta.
Los Angeles: Griffin 32 (11/20, 10/11 tl), Crawford 22, Paul 19, Collison 18, Dudley 15. Rimbalzi: Jordan 17. Assist: Paul 10.
Minnesota: Love 45 (13/17, 2/6, 13/15 tl), Pekovic 34, Martin 16, Barea 12. Rimbalzi: Love 19. Assist: Rubio 12.

Oklahoma City Thunder-Toronto Ratptors 98-104
I Thunder (22-5) si presentavano a questa gara dopo una bella vittoria a San Antonio, con una striscia di 9 successi consecutivi e l’imbattibilità interna. Chi altri poteva interromperla, se non i Toronto Raptors (11-14)? Risultato sorprendente, indubbiamente, ma meritato per la franchigia canadese, che con questo successo si porta in testa alla Atlantic Division(con il 44% di vittorie…) e soprattutto supera il 50% nelle gare fuori casa (7-6). “La nostra differenza di concentrazione tra casa e fuori è uno dei misteri della nostra squadra”, dice coach Dwane Casey dei suoi Raptors. Occorreva parecchio sangue freddo, specie dopo il parziale di 14-0 prodotto dai padroni di casa nella seconda metà del terzo periodo: da 68-71, ecco 7 punti a testa per Kevin Durant e Russell Westbrook, e il +11 per OKC è servito (82-71 con 3 minuti da giocare all’ultima pausa). Toronto regge perché nonostante l’impressionante 35/36 ai tiri liberi dei Thunder mantiene una bella aggressività difensiva, costringe i padroni di casa al 36% dal campo e 19 palle perse, e si dà i mezzi di rientrare. John Salmons contribuisce con 7 punti durante la rimonta nell’ultimo quarto, il sorpasso lo firma Valanciunas (95-93), e il centro lituano è protagonista anche della giocata più importante. Westbrook attacca il ferro, Valanciunas lo stoppa e Amir Johnson recupera il pallone e viene mandato in lunetta (102-98 a 14 secondi dalla fine). Durant sbaglia poi la tripla del -1, ed è game over.
Oklahoma City: Westbrook 27 (7/15, 1/2, 10/11 tl), Durant 24, Ibaka 9. Rimbalzi: Westbrook 9. Assist: Westbrook e Jackson 5.
Toronto: Lowry 22 (3/10, 3/6, 7/7 tl), Johnson e DeRozan 17, Salmons 14, Valanciunas 13. Rimbalzi: Johnson 13. Assist: Lowry 9.

Indiana Pacers-Boston Celtics 106-79
Tutto molto facile per gli Indiana Pacers (22-5), troppo forti e consistenti per poter avere dei problemi contro dei Celtics (12-17) apparsi decisamente teneri alla Bankers Life Fieldhouse. Uno strepitoso Lance Stephenson (tripla-doppia, con i suoi 10 assist oltre ai punti e rimbalzi) a guidare una squadra che sta piano piano inserendo anche Danny Granger al proprio arsenale, e intanto può contrare su un Paul George capace di mettere 18 punti con 6/6 al tiro nel terzo periodo. Niente che la squadra di coach Brad Stevens potesse fermare. I giochi erano fatti dalla fine del secondo quarto: dal 23-23, i padroni di casa hanno prodotto un parziale di 24-5 chiuso dalla tripla di George Hill (47-28 a 2’59 dal riposo), e nella seconda metà di gara hanno allargato il gap fino a toccare più volte i 27 punti di vantaggio. “Abbiamo iniziato con grande energia e finito con grande energia”, ha commentato George. “Siamo forti, sappiamo come giocare e sappiamo di poter migliorare. E ci divertiamo perché giochiamo insieme”.
Indiana: George 24 (7/10, 2/3, 4/5 tl), Hibbert 15, Stephenson e Granger 12. Rimbalzi: Hibbert 12. Assist: Stephenson 10.
Boston: Bradley 13 (5/13, 1/1), Green e Lee 11, Crawford 9. Rimbalzi: Bradley e Green 6. Assist: Olynyk e Pressey 4.


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