NBA: il pagellone universitario dopo la 10^ settimana

Creato il 05 gennaio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Trenta voti per trenta franchigie: ecco il nostro pagellone universitario dopo la 10^ settimana di regular season NBA.

1. New York Knicks: la divisa bianca è l’unico bagliore di speranza in un periodo nerissimo per i Knicks.

2. Minnesota T’Wolves: 11 sconfitte consecutive e Ricky Rubio, dato per rientrante per Natale 2014, ancora non ha calcato di nuovo il campo dopo due mesi dopo l’infortunio occorso il 7 novembre a Orlando. Battuti in casa in trasferta da Utah a cavallo tra 2014 e 2015.

3. Philadelphia 76ers: terzi perché c’è in NBA chi riesce a fare peggio. Vivono ancora dello sgambetto a Miami.

4. Charlotte Hornets: ad Orlando mettono fine ad una serie di 5 disfatte, ma si fanno battere persino da dei Cavs senza gioco, senza difesa, senza Varejao e senza LeBron.

5. Orlando Magic: si bullano di Miami, ancora sazia della vittoria su Cleveland, e poi cadono per tre volte consecutive in casa.

6. Utah Jazz: due vittorie contro Minnie, intervallate dagli insuccessi contro Clippers e Hawks.

7. Los Angeles Lakers: si liberano di Denver e Indiana (con il buzzer-beater di Kobe), ma perdono di misura contro Memphis. E Nick Young non sa più che numeri fare per partire in quintetto.

8. Sacramento Kings: la squadra c’era, l’allenatore pure. Tolto l’allenatore, è crollato tutto. Vincono contro Minnesota perché il pareggio in NBA non esiste. Ma sembrano pronti ad un’altra stagione da dimenticare, dopo un avvio che lasciava presagire tante buone cose.

9. Boston Celtics: chiudono bene l’anno contro i Kings, ma per il 2015 la vittoria è rimandata.

10. Denver Nuggets: visto lo score e le ultime uscite, il +30 rifilato a Memphis sembra più demerito dei Grizzlies che merito dei Nuggets. Che infatti crollano pure ospitando i Lakers.

11. Detroit Pistons: il problema era evidentemente Josh Smith. 5-0 da quando è stato tagliato (e ha firmato con i Rockets).

12. Indiana Pacers: complice la nettissima flessione di Miami, si riaffacciano in zona play-off NBA. Buone le prestazioni proprio contro gli Heat e i Bucks.

13. Cleveland Cavaliers: no LeBron, no Varejao, no attack, no defense. Bucati da chiunque da dovunque, incapaci di creare un vantaggio nelle sortite offensive per creare tiri ad alta percentuale. Love può anche farne 30 fuori ruolo, ma se nessuno gli dà una mano le cose si complicano. I play-off NBA non sembrano comunque a rischio.

14. New Orleans Pelicans: una vittoria per avvicinarsi, una sconfitta per allontanarsi. Naturalmente si parla dell’ottavo posto ad ovest, mai così vicino e lontano al tempo stesso.

15. Miami Heat: si gongola della vittoria sui Cavs per 5 incontri prima di tornare sulla Terra in NBA e battere i Nets. Ma adesso sono a sole 2 vittorie di vantaggio su Indiana.

16. Brooklyn Nets: ritrovano il ritmo partita vincendo 6 degli ultimi 8 incontri.

17. Oklahoma City Thunder: due partite intense per iniziare il 2015, ma rientra Durant che ne segna 39 di media. E così diventa più facile anche contro Wizards e Suns.

18. Phoenix Suns: squadra bipolare, ma che regala sempre emozioni. Se non è Green a spiccare il volo, lo fa Goodwin con un poster da vedere e rivedere su Valanciunas.

19. Milwaukee Bucks: l’opposto dei Suns, Milwaukee è tra le squadre più costanti in NBA. Galleggiano sul .500% di vittorie da inizio stagione e meritano il sesto posto, contando anche la grave perdita di Jabari Parker.

20. San Antonio Spurs: aria di svolta in Texas. Archiviato il peggior mese dell’ultimo decennio e mezzo, si mettono di nuovo in carreggiata con un doppio successo ai danni di Pelicans e Wizards.

21. Los Angeles Clippers: non esattamente le sfide più complicate, ma NY, Phila e Utah fanno comunque morale.

22. Houston Rockets: settimana da piccoli con le grandi e grandi con le piccole. Da quando è arrivato Smith, sono 3-3.

23. Washington Wizards: falliscono la prova di maturità più importante della loro stagione NBA. Per il rotto della cuffia (+1) si liberano di Houston, poi quasi senza resistenza cadono a Dallas, OKC e San Antonio.

24. Toronto Raptors: vedi Washington, con la sola differenza che sconfiggono Denver e vengono umiliati da Portland, Golden State e Phoenix. E sono 353 i punti concessi nelle ultime tre.

25. Memphis Grizzlies: bene contro gli Spurs e i Lakers, tonfo inspiegabile contro Denver. Periodo così così per Marc Gasol e compagni.

26. Dallas Mavericks: nel ritorno a Boston, Rondo si concede 29 punti e riceve il tributo e l’applauso del TD Garden. E nel frattempo vincono anche contro OKC, Washington e Cleveland.

27. Portland Trail Blazers: servono gli Hawks per fermare la loro striscia positiva che vedeva tra i caduti anche Oklahoma e Toronto.

28. Chicago Bulls: chiudono la porta del 2014 con una sconfitta per mano di Brooklyn, ma aprono il portone del 2015 battendo Denver e Boston.

29. Golden State Warriors: la losangelite si cura con un po’ di Wolves e un po’ di Sixers. Quasi completamente ristabiliti dopo la W contro Toronto. E sono due notti che fanno 126 punti, senza OT.

30. Atlanta Hawks: viaggiano su un 20-3 e hanno scippato il primo posto ad est a Toronto. Millsap, Teague e Korver sono i loro Big Three. Chi ci avrebbe scommesso 10 settimane fa?

A settimana prossima con il pagellone universitario NBA.

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