Il ragazzo è difficile, e lo sapevamo, cresciuto nel Maryland sui campi con Kevin Durant e Nolan Smith, amici fraterni. Il problema è che con le canne fa danni: l’ultima cavolata l’ha fatta facendosi beccare dalla polizia per eccesso di velocità e possesso di droga. Alle 3 del mattino del 26 giugno scorso, andava a 84 miglia orarie su una statale con limite 65: la polizia l’ha fermato e si è accorta di uno strano odore nella vettura. Beasley ha vuotato il sacco e dentro c’erano 16.2 grammi di erba. Bene ma non benissimo.
L’estate successiva, nel 2009, la situazione fu più preoccupante. Postò dei messaggi su Twitter facendo pensare addirittura al suicidio, e Kevin Durant si mobilitò dicendo di essere preoccupato per l’amico. Beasley, per risolvere la depressione e i problemi di droga, trascorse l’estate in un centro riabilitativo a Houston. Dopo oltre un mese, a fine settembre, uscì dal rehab e si presentò al training camp degli Heat. Il padre all’epoca disse:
“Ha detto di aver imparato molto su se stesso in questo periodo. Per lui è stata una sorta di ultima chiamata che gli ha fatto capire di dover prendere più seriamente la sua carriera. Ora è ok, ha messo a posto la testa ed è felice. Ha parlato delle decisioni che ha preso e che lo hanno condotto a questo punto, se ne è assunto le responsabilità e ha preso molto seriamente il programma di riabilitazione“
Evidentemente l’attrazione di Beasley per la mariujana non è del tutto cancellata, i problemi non sono risolti. Chissà che questa bravata non faccia decidere i Twolves a cederlo, anche perchè, con la presenza di Derrick Williams, Wesley Johnson e Anthony Randolph, non è che il ruolo sia proprio scoperto…