Kentucky Wildcats - Alla prima stagione a Lexington, coach Calipari si è fermato ad un passo dalle Final Four contro West Virginia alla guida di una squadra con cinque giocatori finiti al primo giro del Draft: Wall, Cousins, Bledsoe, Patterson e Orton.
Riparte con una squadra molto talentuosa ma non così profonda e soprattutto competitiva vicino a canestro per ambire alla Final Four. Perso il centro turco Enes Kanter, favoloso nell’Hoop Summit tra gli highschooler Usa e i migliori stranieri under 18, non eleggibile per aver preso compensi per giocare all’epoca delle giovanili nel Fenerbahce, Calipari dovrà adottare un quintetto piccolissimo, con l’atletone Terrence Jones come ala forte. Jones, mancino, è un giocatore con mezzi fuori dal comune ma che ha ancora bisogno di essere sgrezzato: al momento si occupa lui di fare pentole e coperchi e sta viaggiando a 20+10 di media! Più pronto è Brandon Knight, playmaker nativo della Florida che ha tutte le caretteristiche fisiche e tecniche, per non far rimpiangere John Wall. Meno atletico ma più tecnico del predecessore. Il resto è formato dai reduci Darius Miller, DeAndre Liggins e Doron Lamb, giocatori di contorno ed esperienza. Inizio di stagione positivo anche se hanno perso la finale del Maui Invitational contro UConn.
Florida Gators - Dopo la doppietta 2006-2007 con Noah, Horford, Brewer e Taurean Green, i Gators si ripropongono come valida contendente grazie ad un gruppo vario ed esperto, a cui è stato aggiunto l’immenso atletismo della matricola Patrick Young, lungo ancora immaturo ma dal grande potenziale. Coach Donovan può contare sul backcourt con Kenny Boynton e Erwin Walker, due giocatori molto piccoli ma capaci di scambiarsi nei ruoli di play e guardia. Le ali sono il bianco Parsons, tuttofare con poco atletismo e molta tecnica, e una sinistra tendenza a segnare allo scadere (due buzzer beater per vincere l’anno passato), e il rasta Alex Tyus, ottimo atelta, con un tiro da fuori ondivago ma utile sia sul perimetro che in vernice. In area c’è Vernon Macklin, pivot di sicuro rendimento. Forse manca la star assoluta ma questo gruppo può fare bene, anche se ha perso nettamente il primo confronto di livello contro Ohio State, in casa.
Le altre - Georgia potrebbe dare fastidio con tre super giocatori come il lungo Trey Thompinks e gli esterni volanti Travis Leslie e Gerald Robinson. Occhio anche a Vanderbilt che ha perso il centro australiano Ogilvy, ora al Besiktas con Iverson, ma può contare sul bomber John Jenkins, sull’ala svedese Jeff Taylor e sullo “zio Festus”, il pivot nigeriano Festus Ezeli. Da seguire infine Mississippi State con la guardia Dee Bost e il pivot Renardo Sidney, che non dovrà far rimpiangere il super stoppatore Varnado: salteranno le prime nove gare per problemi accademici, Bost, e di reclutamento, Sidney. Le altre squadre sono South Carolina, Alabama, Ole Miss, Louisiana State, Arkansas e Auburn.
Guarda gli highlights di Brandon Knight, il paly che non dovrà far rimpiangere John Wall a Kentucky