Nè, ma tu...

Sto cercando di imparare a memoria l' intercalare... come definirlo... interlocutorio, forse... che il mitico Stefano Satta Flores, nella scenetta che allego in video, ripete ogni volta che qualcuno gli fa domande inadatte o arriva a casa sua in maniera inopportuna.
Se vi va, ascoltatelo. Non lo mando in automatico per non offendere qualche anima nobile di passaggio sul mio blog, ma la mia anima plebea sta memorizzando alla grande il verbo stefan-sattafloresco, del quale peraltro su youtube c'è perfino una seconda parte.
Perché voglio impararlo?
Per poterlo reiterare a tutti quelli che continuano a bussare in questi giorni ripetutamente a casa mia e che -pur vedendo che siamo sommersi da suppellettili da sistemare e da pavimenti da ripulire e da finestre da smacchiare e da pareti che non sono venute bene e vanno ripitturate (domani Pino 'o pittore sta n' ata vòta qua...)- si infilano in casa e vi si piazzano con la presunzione di fare salotto!
Sì, appena bussano di nuovo, sebbene potrebbe non essere adatto ad una signora, ci 'o dico 'o stess: ué scemegna bell, ma tu chi ç@## sì,  chi ç@## vuò, ra rò ç@## viene, arò ç@## vaje!