Se il tempo non fosse assassino, la pietra frenata, il laccio che stringe, un treno in corsa, lo sputo dal ponte, la scia luminosa, il campo, le fragole acerbe con il sapore ancor freddo di primavera, le pelle bianca arrostita di sole, la busta strappata, le calze bucate, il respiro che gela la gola, il tempo netto di 30 secondi che valgono un pianto, un vagito.
Ah, se il tempo non fosse una corsa ai divieti, una alle disattenzioni, la regola esatta, il più e il meno, la somma, l’esile stelo del campo di grano, il pane, la fretta, la mano che non si ferma, il semaforo rosso, i piatti da lavare, il sonno, la testa ciondola, il passo svelto, la maglietta mai nei pantaloni, le ciglia folte truccate, il rossetto sbavato, le foglie cadute a maggio, il mare d’inverno, la processione.
Ah, se il tempo fosse un punto fermo e potessi avere tempo solo per te, te lo assicuro, ne vedresti delle belle.
Chiara