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Necessario e superfluo

Da Paperottolo37 @RecensioniLibra
Salve a tutti voi di nuovo!
Niente "spintarelle" stavolta.
E nemmeno una nuova puntata del mio nuovo racconto.
No!
Oggi voglio fare alcune considerazioni attorno alla Crisi che da anni morde e mangia i nostri risparmi e ci costringe a vivere continuamente con il pallottoliere alla mano per decidere, o meglio per verificare, se, effettivamente, una data spesa sia per noi fattibile o meno.
Dunque...
Ultimamente sto leggendo uno splendido libro di economia.
Intendiamoci...
Pur essendo di estrazione ragionieristica, faccio pur sempre, anche se non si sa fin quando durerà, in questo periodo sto, per così dire, navigando a vista, il contabile come professione principale, ho sempre considerato l'Economia appassionante, nè più nè meno come una seduta di "Igiene Dentale" dal dentista.
Eppure devo ammetterlo.
Questo libro, "L'economia in una lezione (Mercato Diritto Libertà)" di Henry Hazlitt, mi sta facendo riconciliare con l'Economia!
Vi chiederete, e mi girerete la domanda, cosa c'entri il libro in questione con le mie considerazioni sulla Crisi.
C'entra in quanto, pur puntando verso altre direzioni, il libro illustra situazioni che possono essere rigirate anche per illustrare alcuni degli aspetti più nefandi di questa Crisi Economica.
Ma di "L'economia in una lezione (Mercato Diritto Libertà)" avremo agio di parlare, e diffusamente, in futuro.
Per tornare all'argomento principe di questa nostra chiacchierata sapete qual è il lato davvero, davvero, davvero peggiore di questa Crisi?
Il lato peggiore di tutta questa situazione è che si va allargando il cerchio che comprende ciò che è, più o meno squisitamente, superfluo e come tale evitabile.
Mi spiego meglio...
Giorni fa, parlando, sia pure solo virtualmente, siamo arrivati a parlare della Crisi.
Non l'abbiamo fatto apposta, per così dire.
Stavo parlando della mia difficoltà, ormai direi cronica, a piazzare le mie "Creaturine di Carta" e la mia carissima amica di tastiera, la carissimissssssssssimissssssssssssssssima Miriam, ha detto, più o meno, queste parole: "Non è che non ti vogliono comprare i libri, Ricky! E' che, in questo periodo i soldi scarseggiano e quindi si è costretti a razionalizzare le spese!"
E fin qui non ci piove!
Io scrivo e, quando me ne capita l'occasione, pubblico ciò che scrivo nella speranza di venderlo e quanto produco, i miei libri cioè, rientra tra i "Beni Squisitamente Voluttuari".
Ora...
Che io fatichi, o meglio che io fatichi maggiormente, a vendere i miei libri è una cosa naturale e oserei dire scontata, come ho detto prima.
Molto meno scontato però è un altro aspetto...
Ovvero che gli stessi problemi ce li abbia, in queste ultimissime settimane, il mio "Capo", di professione artigiano elettromeccanico operante all'interno delle aziende.
Cosa succede?
Succede che da saranno ormai quasi due settimane le chiamate per lavoro scarseggiano drasticamente.
Succede che i servizi da lui "venduti" ai propri clienti sono diventati non più utili e necessari ma voluttuari ed evitabili, tanto quanto l'acquisto dei miei libri da parte dei miei acquirenti.
Intendiamoci bene...
Può darsi si tratti solo del "contrappeso" al periodo precedente; periodo durante il quale il mio "Capo" aveva lavorato per parecchie ore ogni giorno.
Io mi auguro che si tratti solo di una situazione passeggera anche perchè se così non fosse la mia "Navigazione a vista" si arresterebbe ed io dovrei trovare un'altra nave sulla quale salire.
E' per questo che in questi giorni sto cercando di crearmi, o quantomeno di iniziare a crearmi, delle "Vie di Fuga" in modo di non restare a piedi se, come detto, la "Navigazione a vista" dovesse arrestarsi causa "incaglio della nave".
Se normalmente vale il detto "Tutti sono utili, nessuno è indispensabile", in tempi di Crisi come questi, il detto in questione si tramuta diventando "Tutti possono diventare (di punto in bianco) superflui e perciò rimpiazzabili (con soluzioni più convenienti!"
Soluzioni che, nel caso del mio "Capo", prendono le sembianze di operai interni alle "Aziende Clienti", incaricati di svolgere integralmente o comunque in gran parte, il lavoro svolto dal mio "Capo" in qualità di "Esperto Esterno".
Non resta altro da fare che continuare ad augurarsi, a sperare, che questa Benedetta (si fa per dire!) Crisi passi, in modo che le spese voluttuarie tornino ad essere ristrette al proprio ambito naturale e non esulino più andando ad interessare campi che di per se stessi sono tutt'altro che voluttuari!
Grazie infinite per la pazienza e l'attenzione ed arrivederci alla prossima!
Buon mercoledì e Buon tutto a tutti voi!
Con simpatia! ^_____^
Riccardo

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