I Necroholocaust aderiscono, in maniera cosciente o meno, a quella tendenza che porta determinati gruppi verso una discografia ristretta nonostante siano attivi da diversi anni, considerato che la loro formazione risale al 2003 e hanno all’attivo solamente una decina di brevi split. Questo primo album viene allora accolto con una certa curiosità e ci permette finalmente di capire se il gruppo è capace di restituire, sulla lunga distanza, tutta la sua visceralità e quei toni incalzanti che finora sono comparsi in uscite dalla durata non superiore ai 10-15 minuti. La formula è vincente e collaudata: uno spietato assalto black/death metal d’ispirazione old school, debitore anzitutto nei confronti dei Blasphemy, pubblicato in vinile dalla Iron Bonehead, che per questi suoni è una garanzia. Sorprende forse l’approccio meno grezzo e lo-fi del solito, sicuramente uno dei tratti più efficaci se si assume lo split con i Blasphemophagher (2007) come il loro miglior materiale di riferimento, ma questo nulla toglie al risultato finale, che possiede sempre la caratteristica ruvidità del genere. Holocaustic Goat Metal si rivela in sostanza un ascolto apprezzabilissimo per gli estimatori e un buon punto di partenza per chi non ha dimestichezza con questo tipo di gruppi.
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