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Necronomicon: Il Libro del mistero

Creato il 27 maggio 2015 da Dariosumer
Necronomicon: Il Libro del mistero
Una leggenda sostiene che la vera versione del Necronomicon esista davvero e per riconoscerla sia sufficiente guardare la copertina del libro. Se essa fosse di pelle umana allora non ci sarebbero dubbi; sarebbe l’originale. Resta tuttavia ancora il dubbio se sia realmente esistito o meno, se le copie che ci sono in giro siano un bluff, o realtà.
Il “Necronomicon” è considerato da molti un testo maledetto. Esso è il “libro dei Morti”, probabilmente il suo autore è un poeta, occultista arabo di nome Abd al-Hazred, nato nello Yemen nel 700 DC. Il titolo originale dell’opera era Al Azif, che significa “suono delle voci dei demoni”, ma popolarmente sta ad indicare il suono che producono gli insetti notturni.
Secondo varie fonti Al-Hazred, folle poeta di Sanaa, capitale dello Yemen, che si dice sia vissuto nel periodo dei Califfi Ommaiadi, nell’ottavo secolo dopo Cristo, non era mussulmano ma adorava entità pagane chiamate Yog Sototh e Cthulhu. L’autore prese parte a molti misteriosi pellegrinaggi tra le rovine di Babilonia e le catacombe segrete di Memphis e trascorse dieci anni in completa solitudine nel grande deserto dell’Arabia meridionale, il Raba El Khaliyeh, (o “Spazio vuoto” degli arabi antichi) e Dahna, o “Deserto Cremisi” dei moderni, ritenuto dimora di spiriti maligni e mostri mortiferi. Tutti coloro che sostengono di aver attraversato questo deserto, narrano di strane ed incredibili meraviglie.
Necronomicon: Il Libro del mistero Intorno all’anno mille una traduzione segreta bizantina attribuì al testo maledetto il titolo greco Necronomicon, letteralmente “il libro delle leggi dei morti”. Si dice che alcune copie di questo libro siano scritte con il sangue e rilegate con la pelle di esseri umani uccisi nel corso di riti sacrificali. Il Necronomicon prevederebbe che il Grande Cthulhu, dio con testa di Polipo, segretamente venerato da folli adoratori nei più disparati recessi della terra, sarebbe stato imprigionato all’alba dei tempi nella sua città sommersa dalle acque. Lì Cthulhu attenderebbe pazientemente il momento in cui le stelle torneranno nella giusta posizione. A quel punto il mostro dovrebbe riemergere e riprendere il dominio della terra. Nei suoi ultimi anni Al Hazred avrebbe vissuto a Damasco, dove venne scritto l’Al Azif, e della sua morte nel 738 d.C., si raccontano particolari terribili. Per esempio Ibn Khallikan, biografo del XII secolo, afferma che Al Hazred venne afferrato in pieno giorno da un mostro invisibile e divorato in maniera agghiacciante di fronte un gran numero di testimoni gelati dal terrore. Anche la sua follia fu oggetto di molti racconti. Al Hazred affermava di aver visitato la favolosa Irem, la Città dalle Mille Colonne, e di aver trovato fra le rovine di un innominabile villaggio desertico le straordinarie cronache ed i segreti di una razza più antica dell’umanità. Per più di un secolo il Necronomicon favorì innominabili esperienze, finché non venne soppresso e bruciato intorno al 1050 dal vescovo Michele, patriarca di Costantinopoli. Successivamente il nome del volume fu solo furtivamente sussurrato ma, nel tardo Medioevo (1228), il danese Olaus Wormius ne fece una traduzione latina, basata sulla versione greca di Fileta, che vide la stampa due volte: una alla fine del XV secolo, in caratteri gotici in Germania, poi nel XVII in Spagna. L’opera, sia in latino che in greco, nel 1232 fu posta all’indice nell’Index Expurgatorius da papa Gregorio IX.
Copie custodite:
· Il British Museum custodisce nei suoi archivi riservati una copia del testo in caratteri gotici, completo (XV sec).
· Un miliardario americano sembra che possieda una copia del testo in caratteri gotici.
· La Bibliothèque Nationale a Parigi è in possesso di un esemplare dell’edizione spagnola (XVII sec).
· La Miskatonic University di Arkham, Massachussets, possiede una copia dell’edizione spagnola (XVII sec).
· La Biblioteca dell’università di Buenos Aires possiede anch’essa una copia dell’edizione spagnola.
· La Widener Library di Harvard ha un’altra copia spagnola (XVII sec).
· La Biblioteca dell’Università di Lima nel Perù possiede una copia dell’edizione italiana.
· La Kester Library di Salem, Massachussets, custodisce una copia del Necronomicon in caratteri gotici.
· La Central Libray della California State University, Los Angeles, possiede una copia dell’edizione spagnola.
· In una collezione privata del Cairo si trova un esemplare dell’edizione italiana.
· La Biblioteca Vaticana possiede una copia del testo in caratteri gotici ed una dell’edizione italiana.
· In una Località sconosciuta della Cina, esiste una copia manoscritta del testo arabo.
Sicuramente esistono numerose altre copie presso dei privati.
Versioni:
· Originale arabo: tre copie manoscritte risalenti al 730-738.
· Teodoro Fileta (traduzione greca): una copia manoscritta, risalente al 950, in Costantinopoli. Versione ricavata dal testo arabo.
· Olaus Wormius (traduzione latina): una copia manoscritta, del 1228 circa, nello Jutland. Versione ricavata dal testo greco di Fileta.
· John Dee (traduzione inglese) una copia manoscritta, del 1580, in Londra. La versione probabilmente è ricavata dal testo di Fileta.
Edizioni:
· Edizione tedesca: testo in latino, impresso in caratteri gotici, riproducente la versione di Olaus Wormius. Non ha data né luogo di pubblicazione: è stato stampato probabilmente a Norimberga alla fine del secolo XV.
· Edizione italiana: il testo è in greco, e riproduce la versione di Teodoro Fileta. Senza data né luogo di pubblicazione: è stato probabilmente stampato a Roma, intorno al 1567.
· Edizione spagnola: il testo in latino riproduce la versione di Olaus Wormius. Privo di data e di luogo di pubblicazione. Stampato probabilmente a Madrid, intorno al 1623.
Molti hanno provato ad usare le sue formule, pochi sono riusciti a superare le prove alle quali sono stati sottoposti. C’è chi come Paracelso sostiene che basti la convinzione psicologica per fare accadere le cose, mentre per altri, invece, bisogna usare le formule corrette. Qui di seguito inserisco una delle tante traduzioni di un rituale per l’evocazione di Yog-Sothoth che si possono trovare.
Rituali
L’ESCLUSIONE
Zazii, Zamaii, Puidmon il Potente,
Sedon il Forte, El, Yod, He, Vau, He,
Iah, Agla, proteggimi e aiutami mentre io evoco il Passaggio!
(è necessario in questa fase accendere incenso e candele)
Nessun diavolo può avvicinarsi dal Nord!
Nessun diavolo può avvicinarsi da Est!
Nessun diavolo può avvicinarsi da Sud!
Nessun diavolo può avvicinarsi da Ovest!
Nessun diavolo può avvicinarsi dallo Zenith!
Nessun diavolo può avvicinarsi dal Nadir!
(è necessario piegarsi verso le varie direzioni)
Il Cerchio Infuocato chiude ogni cosa dentro!
Draba, draba, kalta, kalta, entemoss!
Il Cerchio Infuocato chiude ogni cosa fuori!
Draba, draba, kalta, kalta, entemoss!
Accar, Zour e Maroud! Chiudete il cerchio e non permettete a nessun diavolo di passarci attraverso!
Draba, draba, kalta, kalta, entemoss!
(coloro che partecipano al rituale devono camminare in cerchio e spruzzare sale, acqua e incenso)
EVOCAZIONE
Per Adonai Elohim, Adonai Jehova
Adonai Sabaoth, Metraton Ou Agla Methon,
Verbum Pythonicum, Mysterium Salamandrae
Cenventus Sylvorum, Antra Gnomorum
Demonia Coeli God, Almonsin Gibor
Jehoshua Evam Zariathnatmik, Veni, Veni, Veni!
(A questo punto bisogna mettere le mani sopra la tua testa con i pollici e gli indici uniti così da creare un triangolo equilatero. Ruotare , poi, la mano destra in modo da dividere la metà del triangolo che punta giù, creando un parallelogramma. Ruotare infine la mano sinistra in modo da creare un triangolo che punta in giù. Muoverlo in basso lungo la fronte, giralo in su, così che il triangolo si trovi sopra la fronte.)
Ascoltami!
Re dello spazio infinito!
Motore dei pianeti!
Il Fondatore della velocità!
Il Sovrano dei terremoti!
Il Conquistatore del terrore!
Il Creatore del Panico!
Distruttore!
Il Vincitore splendente!
Figlio del Caos e del Vuoto!
Guardiano dell’Abisso!
Dio delle Estreme Oscurità!
Signore delle Dimensioni!
Conoscitore dei Misteri!
Guardiano dei Segreti!
Signore del Labirinto!
Vertice degli Angoli!
Mestro dei gufi
Punto Omega!
Signore del Passaggio!
Colui che apre la Strada!
Il più Vecchio!
Tutto-in-Uno!
L’unico protratto nella vita!
Umr At-Tawil!
Iak-Sathath!
YOG-SOTHOTH NAFL’FTHAGN!!!
I tuoi servi ti chiamano!
In questo passaggio si ha bisogno di un bastone. Esso va ruotato in posizione orizzontale e spostato in sequenza: da destra a sinistra, su-giù, avanti e indietro.
APRIRE IL PASSAGGIO
(In questa fase il bastone deve essere in posizione orizzontale)
Yog-Sothoth conosce il Passaggio.
Yog-Sothoth è il Passaggio.
Yog-Sothoth è la chiave e il guardiano del Passaggio.
Passato, presente e futuro, tutto è uno in Yog-Sothoth.
Per ciò che non può essere nominato,
Per Azathoth,
Per Nyarlathotep,
Per Shub-Niggurath,
Per i due serpenti,
Per ciò che creò il Vuoto,
Per Kadath nel Desolato Freddo,
Per il Plateu del Leng,
Per Yuggoth,
Per la lente lunare,
Per l’Imprigionato,
Per il Libero,
Per Samas, Gibil e Nusuku,
Per l’Alto Nome di Ea,
Per i Sette Demoni,
Guardiano, lascia che il Passaggio sia aperto!
Per il Caos,
Per il Vuoto,
Per la Luce,
Per le Tenebre,
Per l’Aria,
Per il Fuoco,
Per l’Acqua,
Per la Terra,
Chiave, apri il Passaggio!
Per il mio giuramento impaurito,
Lascia che costoro che vogliono uscire escano!
Lascia che costoro che vogliono entrare vengano!
Lasciaci guardare nella Luce Nascosta!
Lasciaci guardare nelle Cieche Tenebre!
Squarcia il Velo!
Rompi lo Specchio!
Rivela l’Illusione!
Osserva, il Passaggio si apre!
(Lentamente il bastone deve essere ruotato dalla posizione orizzontale a quella verticale. Successivamente va fatto il segno dello Squarcio del Velo.)
Osserva, i Nodi sono riempiti di Potere!
Osserva, le Linee sono riempite di Potere!
Osserva, gli Angoli contorti e aperti!

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