Carrie Jones
Carrie Jones vive a Ellsworth, nel Maine. Ha lavorato per riviste e quotidiani e ha scritto alcuni romanzi, per i quali si è aggiudicata diversi premi (Maine Press Association, Martin Dibner Fellowship, Maine Literary Award). Need. L’amore che vorrei, il primo episodio di una nuova strepitosa serie di urban fantasy, è stato finalista a diversi premi e è stato nominato Best Book dal magazine per young adults «Voya».
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Need Series;
- Need, 2008 (Need. L’amore che vorrei, 2011) -> La recensione
- Captivate, 2010 (Need. Prigioniera d’amore, 2013) -> La recensione
- Entice, 2010, inedito in Italia
- Endure, 2012, inedito in Italia
Titolo: Need. L’amore che vorrei
Autore: Carrie Jones
Serie: Need Series, 1
Edito da: Newton&Compton
Prezzo: 9,90€
Genere: Young Fantasy, Esseri Soprannaturali, Romance, Young Adult
Pagine: 308 pag.
Voto:
Trama: Zara si sente una ragazza diversa dalle altre. Mentre l’unica preoccupazione delle sue coetanee sembra quella di collezionare rossetti, lei ha problemi ben più difficili da affrontare. Suo padre è andato via di casa tanto tempo fa e sua madre non sta bene e non è in grado di prendersi cura di lei. E così, dopo la morte dell’amato patrigno, Zara è stata affidata a sua nonna e si è trasferita da lei, in un tranquillo paesino del Maine. Per Zara ora inizia una nuova vita: nuova scuola, nuovi amici, nuovi incontri. Come quello con Nick, un ragazzo sexy ma molto, molto particolare… Zara è felice, eppure c’è qualcosa in quel paesino apparentemente tranquillo che la inquieta, e presto capisce che le sue non sono solo fantasie: qualcuno o qualcosa la sta seguendo. E non si tratta di una creatura umana, ma di un nemico molto pericoloso, assetato di sangue…
Recensione
di Nasreen
Primo libro di una nuova serie urban fantasy di stampo young (ovvero per giovani lettori vicini all’età adulta), Need. L’amore che vorrei è il classico romanzo che riesce a spaccare i lettori in due settori ben precisi e potenzialmente opposti.
Zara, dopo la perdita del padre, si trova a doversi strasferire dalla nonna per riprendersi dalla profonda depressione in cui sembra essere sprofondata. Sua madre, terrorizzata, decide di spedirla lontana dal suo mondo… forse cambiare aria potrebbe servile. Ancora oggi ci chiediamo in “cosa” e “come” un drastico trasloco (con conseguente allontanamento dagli affetti principali) potrebbe aiutare la psiche di una persona che ha subito un forte trauma; ma visto che sembra l’espediente più amato dalle scrittrici di young adult, evidentemente dobbiamo arrenderci di fronte alla saggezza dei narratori. Senza contare che queste povere traumatizzate da chissà quale atroce e dolorosa perdita, invece di essere spedite al caldo e nelle tranquille isole tropicali a far guarire le ferite, vengono sbattute in luoghi inospitali al limite della sopravvivenza dove, altrettanto ovviamente, finiscono per passare dalla padella alla brace con tanto di attentati alla loro povera e scossa vita.
Una volta appurato che l’inizio del romanzo ricalca fedelmente il prototipo di ogni young adult in circolazione, con tutti gli elementi del caso (come già detto il trasferimento, poi i due ragazzi carini ma strani, l’arrivo alla nuova scuola, l’immediata attenzione di tutti e dei più carini – ovviamente - e gli inspiegabili fenomeni con tanto di ricerche in internet per spiegare “l’inspiegabile”), arriviamo alla triste conclusione che questo romanzo, che tanto aspettavamo in Italia, probabilmente sarà un buco nell’acqua.
La sorpresa, però, è gradevolmente vicina: arriviamo a metà libro ed ecco che il romanzo ingrana!
Finalmente abbandoniamo il fastidioso sentore di “già letto” e ci addentriamo nella storia… che ci sorprende! Finalmente!
Creature fantastiche di cui non si parla spesso, alcune di cui – invece – si parla spesso, e una carica di tensione che vortica e stravolge la vita della paurosa ma tenace Zara.
Zarà è un personaggio carino, con la sua mania di elencare fobie ogni qual volta si trova in imbarazzo. Esistono veramente moltissime fobie e lei ne possiede parecchie, o forse non ne possiede nessuna ma continua ad autoconvincersi pur di limitarsi e spingersi ad essere più normale possibile. Eppure è brillante, atletica e spigliata… e speciale. Almeno fino a quando non si fa prendere dal panico. Ma noi le vogliamo subito bene lo stesso.
Diversamente, Nick non colpisce molto il lettore. C’è troppo di “non svelato” riguardo a questo personaggio maschile, anche quando spiattella tutta la sua vita a Zara. L’autrice ci tiene sulle spine e ci svela solo la parte più “ovvia”, quella che in ogni caso ci aspettavamo, ma c’è di più, deve esserci, visto che c’è un gran potenziale in lui.
Un romanzo che ti inganna e ti trascina nella falsa sicurezza (sicuramente frustante) del “tanto so già come andrà a finire” e poi ti sorprende.
Un romanzo che può piacere come non piacere, e moltissimo dipende dalla quantità di young adult letti ad essere sinceri. Sarà proprio questo duplice aspetto a renderne difficile il giudizio .
E’ il primo di una serie quindi, come ogni primo romanzo merita il beneficio del dubbio e quindi aspettiamo di sapere, con il prossimo, come si evolveranno le cose per Zara, sua nonna, Nick, l’eccentrica e dolcissima Issie ed il simpatico Devyn.
Titolo: Prigioniera d’amore
Autore: Carrie Jones
Serie: Need #2
Edito da: Newton Compton (collana Vertigo)
Prezzo: 12,90 euro oppure 5,99 euro formato ebook
Genere: Urban Fantasy (Y.A.)
Pagine: 288 p.
Voto:
Trama: Zara, Nick e i loro amici sapevano che le forze del male non erano del tutto sconfitte: i pixie aspettavano solo il momento giusto per tornare all’attacco. Queste creature misteriose e fameliche dall’inquietante colorito blu infestano la città, e il loro re è ormai troppo debole per riuscire a fermarle. Adesso però c’è un nuovo aspirante al trono: Astley un giovane dal fascino magnetico. Astley dice di non essere una creatura malvagia e si dichiara a Zara, la sua principessa, ma Nick non si fida di lui, e minaccia di ucciderlo… Per Zara sarà una scelta difficile. Se Astley è sincero, il destino le riserverà una grande, meravigliosa storia d’amore. Se lui mente, potrebbe essere in pericolo non solo la sua vita, ma anche quella di Nick e di tutti coloro che le sono accanto…
Recensione
by Antanasia
Un ragazzo. Legato a un grande abete. È biondo.
Ha del nastro adesivo sulla bocca e del filo spinato avvolto intorno al corpo.
L’unica cosa che lo tiene in piedi è il filo e, presumo,
quel poco di determinazione che gli è rimasto.
I pixie l’hanno quasi ucciso. A meno che non sia lui il pixie.
Il secondo libro di questa saga inizia in modo molto tranquillo, troppo, ma andando avanti nella lettura c’è un crescere di emozioni e gli avvenimenti si fanno più interessanti, consistenti. Credo che la scrittrice sia molto abile in questo: la storia, impostata in questo modo, incuriosisce e prende, grazie anche allo stile molto diretto che fa addentrare il lettore nei boschi di Bedford, nel Maine. Tuttavia ho trovato alcuni momenti e alcune descrizioni troppo infantili, ripetitive, che stonano con le vicende narrate, e questi, per me, sono i motivi per cui la storia manca di qualcosa.
Zara e il suo amore, Nick, insieme ai loro cari amici Issie e Devyn, continuano a controllare giornalmente la prigione di metallo che hanno costruito per i pixie, ma questo non è più sufficiente a garantire l’incolumità degli abitanti di Bedford, anzi, ben presto capiranno che il pericolo non si nasconde solo qui, ma nel mondo intero.
Infatti, la prigione diventa motivo d’interesse per tutti i pixie ancora in libertà, provenienti da paesi ricchi di antiche leggende che diverranno realtà…
E qui incontriamo Astley: un re pixie molto affascinante – ma non solo – che reclama Zara come sua regina. Che cosa farà la nostra protagonista? Se Nick è in pericolo, bisogna salvarlo, perciò dovrà prendere una decisione di estrema importanza in poco tempo, soprattutto dopo un evento molto triste e straziante che la cambierà profondamente.
Nel frattempo tra Issie e Devyn c’è un po’ di tensione per via di Cassidy, una compagna di liceo che sta sempre intorno al ragazzo che ha ormai lasciato la sedia a rotelle. Chi è in realtà questa ragazza, il lettore lo scoprirà nelle ultime pagine del libro, in cui accade di tutto con delirante velocità che non dà modo di capire bene alcune cose.
Ai pixie non occorre un invito per mostrarsi in luoghi pubblici come una sala da bowling o una mensa.
Essere in un posto pubblico non ti rende più al sicuro.
Zara è molto combattuta: la presenza di Astley le procura non pochi disagi, tra cui uno molto visibile, ma lei non sa (o non vuole sapere) cosa la spinga a dare tanta fiducia a un re pixie, creatura designata come tra le più malvagie esistenti, mosse da bisogni incomprensibili e intollerabili, che le hanno fatto decidere di imprigionare suo padre, anch’esso un re pixie, e tutta la corte. Forse sono i suoi modi gentili, la sensazione di protezione, oppure il suo aspetto umano molto attraente, fatto sta che Zara avverte qualcosa di troppo particolare, anche per il modo in cui si sono conosciuti, e decide di ascoltare cosa ha da dire Astley, scoprendo così che non tutti i pixie sono cattivi, forse.
A Bedford arriva un altro re pixie che confermerà i racconti di Astley. Tra pixie accecati dalla vendetta e strane creature mitologiche, ci si prepara per una grande battaglia e un salvataggio (?).
Need è una serie per giovani adulti, di conseguenza resta sul leggero, anche se devo dire che alcune vicende all’interno del romanzo sono ben curate e fanno ben immedesimare il lettore, nonostante la storia rientri nel canone comune del genere a cui appartiene. Penso comunque che il seguito possa riservare delle varianti interessanti, del resto Carrie Jones ha tutti i numeri per dare alla storia, che già di base non è male, più carattere.
Un libro che fa staccare per un po’ dalla realtà. La simpatia dei personaggi non lascia indifferenti, e mi sento di consigliarne la lettura, nonostante non sia eccezionale e unico, a chi ha letto il primo volume e a tutti gli amanti del genere.
Autore articolo: Nasreen
Studentessa universitaria a pieno regime e lavoratrice a tempo perso con una sana morbosa ossessione per la lettura. Collezionista di accendini, libri e sogni nel cassetto, Nasreen è la fondatrice di "Sognando Leggendo" che porta avanti con pugno di ferro, lingua sferzante e un gran cuore. Tutt'ora incellophanato, ma grande. Garantiamo. Anche su: Scrittevolmente(http://www.scrittevolmente.com) e Urban-Fantasy.it (http://urbanfantasy.horror.it).