- Etichetta: Daemon Worship Prod.
- Anno: 2014
Gli svedesi Nefandus sono da considerarsi veterani della scena black metal: fondati nel 1993, esordiscono nel 1996 con “The nightwinds carried our names” ma il secondo “Death holy death” dopo ben quindici anni; ritrovata un po’ di continuità la band licenzia un EP nel 2012 (“Your god is a ghost”) e infine questo terzo album dal titolo Reality Cleaver.
Il gruppo capitanato dal vocalist Belfagor e dal chitarrista Ushatar propone un black satanico, dai ritmi cadenzati e molto old school, lontani, quindi, dalle band che pur pubblicando ottimi dischi hanno pericolosamente avvicinato il genere al mainstream: qui siamo infatti nel più puro black di scuola scandinava, glaciale, senza orpelli, votato al massimo spirito underground e totalmente devoto alla fiamma nera.
L’album, prodotto agli Endarker Studios con Devo Andersson, è di sicuro impatto: poco più di mezz’ora di black senza compromessi, officiato dal sacerdote nero Belfagor, maligno demone uscito dai più oscuri gironi dell’inferno e suonato da una band compatta, fredda come i ghiacci che ricoprono le terre gelate da cui provengono questi quattro figuri.
A Single Second of Clarity, Reborn As Wolf, la lunga From the Great Deep sono i brani che più danno l’idea del sound degli svedesi, sulla scia degli ultimi Gehenna e dei gruppi che alle velocità parossistiche preferiscono un impatto cadenzato ma gelido e comunque di sicuro effetto.
Sul finire dell’album i Nefandus, con Scorn of the All-Mind, cantata a due voci (entra in campo una voce femminile) regalano il pezzo migliore del lavoro e si congedano alla grande.
Album consigliato ai true black metallers ai quali consiglio l’ascolto, trattandosi di fatto di un buon prodotto assolutamente only for fans.
Tracklist:
1. Verses from the Chaoverse
2. A Single Second of Clarity
3. Qayin’s Hunt
4. Redeemer of Fire
5. Reality Cleaver
6. Reborn As Wolf
7. From the Great Deep
8. Scorn of the All-Mind
Line-up:
Kristoffere “Ushatar” Andersson - Guitar (lead), Bass
Michayah Belfagor – Vocals, Guitars, Bass, Drums
Slob – Bass
Stefan Vrash Kronqvist – Drums