Ora però, a distanza di poco più di quindici giorni, la mia nipotina mi sta già creando dei problemi. Non che lei ne sia direttamente responsabile, che per ora Nefeli è già tanto se sa di essere al mondo.
Il fatto è che una settimana fa, tra un bollettino serale e l'altro sui progressi di lievitazione della pagnotta, ho avuto la malsana idea di lanciare il concorso familiare dal titolo "Indovina il peso di Nefeli al 15 di novembre!".
Ho raccolto le scommesse:
Papà: 1500 gr.
Mamma: 1900 gr.
Io: 1750 gr.
Mio fratello: 1950 gr.
Ovviamente per "Mamma" si intende la mia. La mamma di Nefeli, per ovvie ragioni, non può partecipare alla gara. Il conflitto d'interessi è evidente: con fare fraudolento potrebbe aumentare o diminuire l'entità della poppata, al fine di assicurarsi la vittoria. Mio fratello ed io ci abbiamo messo un nanosecondo nel convenire che Amaryllis era da escludere.
Ah, informativa tecnica sul concorso, nota a tutti i partecipanti:
- Essendo ancora troppo piccina per l'allattamento al seno (le manca l'istinto di poppare) Nefeli riceve il latte materno premunto e messo in una fialetta dalla quale defluisce nel tubicino naso-gastrico. Normale prassi.
- La temperatura nell'incubatrice viene gradualmente abbassata di giorno in giorno, per passare dai 37 gradi del pancione ai 26 della stanza in cui si trova. Al momento siamo intorno ai 29.
Nefeli a pois
Ora, la scommessa procedeva tranquillamente, ieri il peso si è approssimato a quota 1500, e mio papà (dato unanimemente per spacciato fin dall'inizio, con tanto di pesante irrisione) in questi giorni vedrà bruciata la sua scommessa.Io mi sono messo a fare i calcoli sul trend, e grosso modo ci sto dentro. Soltanto due etti e mezzo in una decina di giorni è un risultato difficile ma non impossibile.
Evidentemente i calcoli li ha fatti anche mio fratello, che ha cominciato a temere la sconfitta. Così, non potendo agire sulla quantità di latte somministrato, accuratamente dosata e monitorata dall'infermiera, si è messo a fare il gioco sporco. In videochiamata, appena tornato dall'ospedale, ieri ha tranquillamente dichiarato che, sul punto di congedarsi da Nefeli, senza farsi vedere dalle infermiere, ha alzato la temperatura della incubatrice da 29 gradi a 32.
"Ho controllato i turni di monitoraggio delle infermiere. Per almeno quattro ore non dovrebbero accorgersene. Così Nefeli deve consumare meno calorie per tenersi calda, e quelle che risparmia le mette tutte in guanciotte. Sono tutti grammi in più!"
"A me non sembra un comportamento corretto! Proprio no, checcazzo!" Così gli ho detto, rivolgendomi più allo scommettitore che al papà.
Non contento, oggi ha annunciato che, per non sapere né leggere né scrivere, vuole andare sul sicuro per mettersi al riparo dal rischio di perdere la scommessa.
"Oggi quando vado a trovarla le metto su due coperte, il berrettino di lana e pure un paio di guanti: devo accelerare l'implementazione ponderale!"
Io, qua a distanza, non ho potuto fare altro che incazzarmi, ribadendogli che il suo è un comportamento scorretto nei confronti degli altri partecipanti.
Spero solo che la vittoria la veda di passaggio, e che alla fine vinca nostra mamma.
Davvero, non ho parole di fronte a un simile sabotaggio in sfregio a ogni etica sportiva!
Anche perché io sto qua, non sto a Londra. Da qua non posso annacquare il latte nelle fiale!
K.