Neffa: un disco nuovo per raccontare quanto fatto negli anni – di Fabio Fiume

Creato il 28 giugno 2013 da Halixa @Halixa

Assente da qualche anno,  per sua stessa ammissione, per crisi compositiva, torna sulla scena Neffa, uno che con la musica ha intrecciato “rapporti promiscui”, affrontandola con diversi abiti e riuscendo più o meno sempre a non scendere sotto i limiti della decenza e del buongusto. Fu così quando flirtava con l’hip hop e con tutti i suoi Messaggeri della Dopa, che parte del pubblico continua a non dimenticare, ma fu altrettanto quando prese la strada del soul qualche anno più tardi e poi lo swing ( anche se l’episodio “Le ore piccole” è nella sua carriera uno dei più infelici ), l’ r’n'b, la dance, il cantautorato intimo e pure quello leggero della coppia di fatto con J.Ax denominata Due di Picche, che non è lecito ancora sapere se avrà un capitolo due. Oggi Neffa non affronta nulla di nuovo per il suo repertorio, ma mette le sue esperienze passate tutte al servizio di “Molto calmo”, un album largamente anticipato dal singolo omonimo, vicinissimo al traguardo del disco d’oro. “Molto calmo“,  è un disco giocato sulla pazienza,  sul concetto del tempo che passa, sulla vita che andrebbe apprezzata, per lo meno rispettata ed affrontata col sorriso, per renderla più leggera; il tutto con una certa seraficità, già intrinseca nel modo di cantare di Giovanni Pellino ( questo il suo vero nome ) quasi come se fosse un allievo bravo ma che svogliato affronta interrogazioni in cui crede di saperne più del professore. I temi del tempo che passa e del sorriso sono rintracciabili da subito in “Storie che non esistono” dove:”Per quello che vorresti fare, chissà se le tue ore bastano” e dove “si sa che il successo è indispensabile, ma forse serve molto meno per sorridere“, che suona quasi come monito a non rinunciare al proprio presente in virtù di un futuro che non sai nemmeno se avrai tempo di vivere. Anche il concetto stesso della calma, espresso nel singolo titletrack, è in realtà un invito a ragionare, a prender tempo con un bel respiro, sia quando tutto sembra perduto, sia quando invece ci sembra che tutto vada bene,  espresso su un tappeto elettronico fatto in casa, incalzante come il rumore di un treno sui binari che senti avvicinarsi. Tempo che passa in fretta, ma che lascia anche ricordi tra i quali cercare come in “Tempo che se ne va“, o tempo per sconfiggere fantasmi che ci siamo lasciati dietro che han reso complicato percorrere “La strada facile“.  E poi in “Molto calmo” c’è un’altra mistura in cui riesce sapientemente Neffa, ovvero la fusione tra passato e presente ed essa è udibile nell’attuale singolo “Quando sorridi“, brano che, a primo ascolto, potrebbe esser bollato come stupidotto prodotto da radio ed invece ha in sè fascino da carillon, come canzone da cartone animato, (detta nel senso più positivo del termine), che fonde atmosfere retrò da circo girovago ed elettronica spiritosa. E poi il messaggio del brano è cosa buona e giusta detta in poche righe. Probabile successo potrà essere la malinconica “Dove sei“, dall’appeal facile sui tanti sedotti e abbandonati, sia per testo che per struggente motivo che però… ricorda da vicino almeno altre 15 cose. Ma anche lì è l’intelligenza; ricorda altre cose si, ma quali specificamente? Forse rispetto al precedente “Sognando contromano”, in “Molto calmo” manca qualcosa da scoprire, l’esperienza musicale che Neffa non aveva ancora fatto, il vestito che non aveva ancora indossato. Esso è però perfetto campionario di ciò  l’artista ha realizzato negli anni, persino con un piccolo ritorno al rap in “Luce oro”, E per cose nuove? Bisogna stare “molto calmi”!

Sette+



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