Nefilim – Asa Schwarz

Sulla scia della trilogia di Steig Larsson ecco un altro thriller svedese, che questa volta però lascia un po'  l'amaro in bocca.
A prima vista il fatto che la protagonista del romanzo sia una giovane ragazza può sembrare un clone di Lisbeth Salander. Fortunatamente non è così e Asa Schwarz non si è limitata a copiare Larsson ma ha cercato di caratterizzare in modo originale il personaggio, un'attivista di Greenpeace che suo malgrado si trova indagata per una serie di omicidi (Qui invece ritorna l'analogia con il secondo episodio di Millenium Larsson).
Purtroppo però la mancanza di qualcosa di veramente nuovo continua anche proseguendo nella lettura e si incontrano la classica società segreta che vuole conquistare il mondo,  così come non è certo nuova l'idea di qualcuno che cerchi l'arca di Noè. Anche lo spirito ambientalista di fondo, seppure meno comune, non è propriamente una novità nell'ambito letterario.
In conclusione la storia ci poteva anche stare, quello che mi ha deluso parecchio è stato il finale che mi è sembrato più un modo un po' affrettato per troncare il libro che una conclusione degna di tale nome. Inoltre il finale non è per nulla soddisfacente nello spiegare alcune cose che erano state introdotte nello sviluppo della trama ma che poi non sono state più nominate.
Peccato perché, nonostante la poca originalità generale della trama, questo romanzo non era iniziato malissimo ma è riuscito a concludersi nel peggiore modo possibile.