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Negli episodi precedenti

Creato il 15 luglio 2013 da Margheritadolcevita @MargheritaDolcevita

Anacleto e MammaDarcy sono sempre stati animali cittadini. Hanno sempre vissuto in città, in una bella casa in centro, con tanti gatti. Mai nelle loro cittadine menti è passato il cutugnano pensiero del voglio andare a vivere in campagnaaaaa aaaah aaaah. Lavoro in città, amici in città, se poi la città è Mantova e dunque a misura d’uomo (all’epoca, ora lasciamo perdere), ma chissenefrega della campagna, della rugiada che ti bagna, della terra da zappare. Cosa succede nel 1983? Cosa sconquassa la vita cittadina di Anacleto e MammaDarcy? Lo sfratto. Basta bella casa in centro. Così si parlano, un dialogo che nella mia mente si è svolto così

  • FuturaMammaDarcy ti ricordi che io ho ereditato un pezzo di terra in campagna?
  • Ah già Anacleto, mi ero dimenticata
  • Che ne dici se abbandoniamo questa metropoli tentacolare e ci trasferiamo nella ridente Biolchiland, dove l’aria è fresca, l’acqua è pura e sul terreno ci costruiamo la casa dei nostri sogni?
  • Mah non so, è la campagna, è pur sempre Biolchiland, poi io sto bene in città
  • Sì ma in città dovremmo ancora andare in affitto, mentre a Biolchiland diventeremo proprietari della casa dei nostri sogni!
  • Sì in effetti la campagna ha il suo fascino, ma sì dai, trasferiamoci a Biolchiland

E fu così che nel lontano 1983, con lo sfratto, le pratiche di adozione già avviate (perché Darcy non arrivava), Anacleto e MammaDarcy assistevano ai lavori di costruzione della casa a Biolchiland, frazione di Arretratiland, nel terzo mondo del ridente nord avanzato e moderno.

Nell’84 MammaDarcy resta insperatamente incinta dopo 13 anni di matrimonio cittadino, accantona le pratiche per l’adozione, e a novembre con Anacleto e FuturaDarcy si trasferisce nella casa fatta e finita a Biolchiland.

Nel marzo del 1985 nasce Darcy, 2600gr di polacca biondezza (se non fosse che ero itterica, per cui ero gialla coi capelli bianchi).

Darcy inizia a crescere, pure troppo, ma cresce in città. Dorme a Biolchiland, ma l’asilo, le elementari, le medie e le superiori le fa a Mantova, la metropoli tentacolare. MammaDarcy e Anacleto d’altronde lavorano in città, quindi è tutto più comodo. A causa di questa anomalia cosmica Darcy, Anacleto e MammaDarcy a Biolchiland non conoscono nessuno, fatta eccezione per i vicini di casa che Darcy chiama nonni e zii. Non parliamo di Arretratiland, il grande comune, lì peggio ancora, non conoscono nemmeno le vie. Lasciamo perdere le altre frazioni (tra cui spiccano la praticamente disabitata Rozziland e Cafoniland, Durmelmurland, Gugioiland e Eaudeledamland). Analogamente nessuno conosce Darcy, Anacleto e MammaDarcy, diventano tre figure mitologiche con lo stesso cognome di un’altra famiglia ben più importante e in vista di Arretratiland (li chiamerò Darcy2 così ci distinguiamo). Una famiglia avvolta dal mistero, una famiglia che non fa casino, che non stende i panni davanti a casa mostrando al mondo intero quante paia di mutande consuma in una settimana, una famiglia che non partecipa a nessuna iniziativa, una famiglia che ogni volta che c’è una vincita in paese viene subito vista come milionaria (seh magari), una famiglia che vive in una casa talmente tranquilla con davanti un giardino talmente incolto che tutti pensano sia disabitata e in vendita, tanto che non mancano mai di bussare e chiedere se è vero che la casa è sul mercato. Darcy però qualche amico se lo fa, suo malgrado: i compagni di catechismo, che per comodità chiamerò A, sorella gemella di A, B e C. Per fortuna A, sorella gemella di A, B e C dopo la cresima spariscono e Darcy si leva questa demente incombenza del catechismo. Il fatto che non mi sforzi nemmeno per trovare loro un soprannome la dice lunga sull’impatto che hanno avuto sulla mia vita. Ma d’altronde io per la cresima ero in tuta, sorella gemella di A era vestita da sposa.

Biolchiland si è rivelata poi piuttosto deludente, MammaDarcy e Darcy si sono ritrovate più volte a sognare la vita cittadina, ma ora Darcy è abbastanza contenta della casa in campagna, che poi è una bella risposta alla domanda Dove vai in ferie?, ma ovviamente Nella mia casa in campagna!

Certo, vi starete chiedendo, ma perché ci ha raccontato tutto questo?

Perché in ogni occasione vagamente sociale ambientata a Biolchiland o a Arretratiland Darcy si trova protagonista del seguente dialogo. Ora che poi lavora in biblioteca lo recita a braccio praticamente tutti i giorni, anche più volte al giorno. E’ difficile renderlo per iscritto, ma la persona che dialoga con Darcy generalmente prova un senso di prostrazione e di incredulità durante lo svolgimento, capirete il perché.

  • Quindi tu Darcy vieni da fuori?
  • No, io abito a Biolchiland
  • Ah davvero? Ma hai sempre abitato lì?
  • Sì, da sempre
  • Ma dai, credevo al limite che abitassi a Durmelmurland, perché lì non conosco quasi nessuno
  • No no, sto a Biolchiland
  • Ma in che via?
  • Via Della Rugiada Che Mi Bagna
  • Ah ma sei figlia di Darcy2?
  • No, non siamo nemmeno parenti
  • Davvero?! Ma sei sicura?
  • Sì sì, non siamo parenti
  • Ma le scuole dove le hai fatte?
  • Tutte a Mantova
  • Cioè fammi capire, A-S-I-L-O, E-L-E-M-E-N-T-A-R-I e  M-E-D-I-E tutte a Mantova?!
  • Sì sì
  • Che strano… quindi io e te non ci siamo mai incontrate prima di oggi?
  • No, non penso proprio
  • Ma senti, ma i tuoi genitori sono di Biolchiland?
  • No
  • AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH adesso ho capito tutto, comunque piacere di conoscerti

Nelle prossime puntate vi parlerò del fatto che il mio essere mancina E il mio saper scrivere (con la sinistra!!!) ad Arretratiland desti ancora stupore.



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