Saranno negoziati “lunghi e complessi” quelli che le Nazioni Unite hanno avviato ieri a Ginevra per tentare di trovare una soluzione al caos in Libia: lo ha detto Bernardino Leon, capo della Missione Onu in Libia (Misnul), aprendo i colloqui che proseguiranno anche la settimana prossima e toccando solo allora i temi più ardui, nella speranza che vi si uniscano anche esponenti dei diversi gruppi armati in lotta.
“La porta è aperta per coloro che non sono venuti a Ginevra” ha sottolineato Leon. Secondo la Misnul nella cittadina svizzera sono presenti rappresentanti del parlamento riconosciuto dalla comunità internazionale, fra cui anche personalità che lo boicottano, esponenti della società civile e membri dei governi provvisori seguiti al rovesciamento di Muammar Gheddafi.
Sono stati invitati anche esponenti del parlamento uscente, il Congresso generale della nazionale (Cgn) basato a Tripoli. Ma secondo i critici l’Onu non avrebbe scelto le persone giuste, privilegiando i politici che sul terreno non hanno influenza. Non sarebbero stati invitati, fra gli altri, neanche il generale a riposo Khalifa Haftar.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)