Dopo oltre un anno le indagini sul complesso fenomeno del calcio scommesse continuano. L’obiettivo è quello di fare chiarezza sulle presunte collusioni tra malaffare e partite di alto livello professionistico nei massimi campionati di calcio europei (Liga spagnola, Premier League inglese e Bundesliga tedesca).
Mentre le indagini della Dda procedono senza sosta, arricchendosi anche di nuove testimonianze e spunti di riflessione, nei giorni scorsi, in una caserma romana, si è tenuto un summit tra i pubblici ministeri napoletani anti camorra della Dda e dirigenti dell’Uefa.
Questa mattina, sono attesi in procura, a Napoli, due nuovi potenziali testimoni: l’attuale centravanti della Juventus Fabio Quagliarella, ex bomber di Udinese e Napoli, e l’attuale allenatore del Genoa, Alberto Malesani, ex allenatore del Bologna nello scorso campionato.
Dal punto di vista tecnico si tratta di sommarie informazioni testimoniali, un passaggio resosi necessario anche per chiarire elementi emersi nel corso degli accertamenti condotti in questi mesi, ovviamente sotto traccia.
Un premessa, però è doverosa: Fabio Quagliarella ed Alberto Malesani vanno ritenuti estranei ad ipotesi di contatto con il sistema criminale del potente clan D’Alessandro operante nell’area stabiese.
L’inchiesta sul fenomeno del calcio scommesse parte da lontano, grazie all’incessante lavoro profuso dai carabinieri sugli investimenti della camorra operanti nell’area di Castellammare di Stabia e nei comuni limitrofi, targata clan D’Alessandro.
Nel corso dell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo, dai pubblici ministeri Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa sono venute fuori, intercettazioni, analisi informatiche, flussi strani di scommesse on line, come le puntate in zona Cesarini, dopo il novantesimo minuto con centinaia di migliaia di euro piazzati tramite un colpo di mouse sulla rimonta di una squadra che sta perdendo.
Di rimonte eccellenti, di vittorie o di pareggi acciuffati all’ultimo secondo dell’ultimo minuto di recupero, il fascicolo napoletano è pieno.
Si tratta di partite dei campionati nazionali di Serie A, B e Lega Pro (la vecchia serie C) ma anche match disputati nella Liga Spagnola, in Premier League finanche incontri del campionato austriaco ed argentino.
Volumi di scommesse anomali, risultati strani come le mosse di gruppi di professionisti delle scommesse, impegnati in giro per il mondo, a piazzare risultati su cui puntare. Gente stipendiata dalla camorra che parla diverse lingue straniere, che entra negli spogliatoi, che conosce ed aggancia le persone giuste, è stata rigorosamente attenzionata dal capitano Alessandro Amedei, in forza al nucleo investigativo di Torre Annunziata.A finire sotto inchiesta in questo filone di indagine è anche Hector Cuper, ex allenatore dell’Inter ora tecnico del Racing di Santader, squadra militante nella Liga Spagnola, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio e alla frode sportiva.
La posizione di Cuper sarebbe cambiata quando, da una serie di riscontri incrociati, è emerso che avrebbe dato, pare, ad esponenti della camorra stabiese indicazioni su avvenimenti sportivi, in particolar modo su due match del campionato spagnolo e due del campionato argentino, sulle quali poi sono state concentrate puntate per centinaia di migliaia di euro.
Le partite consigliate da Cuper non erano partite di cartello, ma incontri che hanno consentito ad un gruppo di scommettitori di incassare vincite ragguardevoli.
Come giusto che sia, anche alla luce di una richiesta di rogatoria internazionale, attende la voce della parte chiamata in causa (Cuper).
L’allenatore argentino ha dichiarato di non aver mai intrecciato contatti con esponenti della camorra né di poter fornire segnalazioni sui campionati sotto inchiesta.
Oggi lunedì 31 ottobre, sono previste le testimonianze di Fabio Quagliarella e di Alberto Malesani.
All’ex centravanti del Napoli, verranno chieste delucidazioni sulla famosa partita della primavera del 2010 tra il Napoli ed il Parma vinta dagli emiliani per 3-2. In quella partita il centravanti veniva espulso e di questo match indaga anche un altro pool della procura di Napoli per la presenza a bordo campo di Antonio Lo Russo, figlio del “Capitone”.
Ad Alberto Malesani, allenatore nella passata stagione sportiva del Bologna verranno chiesti chiarimenti circa le ultime partite dello scorso campionato, quando a salvezza raggiunta, la squadra felsinea avrebbe inanellato una serie di sconfitte su cui sarebbero state concentrate scommesse di soggetti nel mirino del pool guidato da Rosario Cantelmo.
Siamo di fronte ad uno scenario global, dalla Lega Pro alla serie A passando per i campionati esteri ed alle partite internazionali, per sconfiggere il cancro delle partite truccate ed il relativo fenomeno del calcio scommesse, l’incontro tra i pm anti camorra ed i dirigenti Uefa è un bel primo passo…..
Giuseppe Parente
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