In coppia è meglio. Anche a livello cosmico. Secondo un recente studio, infatti, la possibilità che si sviluppi la vita aumenta su pianeti che orbitano gli uni accanto agli altri attorno alla stessa stella. Si viene così a determinare quello che gli scienziati definiscono un “sistema multi abitabile” .
ALCUNI DEI SISTEMI SOLARI SCOPERTI DAL TELESCOPIO KEPLER
A partire dal 1990, gli astronomi hanno scoperto via via sempre più mondi lontani. Al momento, sono quasi 2 mila quelli la cui esistenza è stata confermata. Un numero tuttavia infinitesimale, rispetto alla stima dei ricercatori, per i quali nella sola nostra galassia potrebbero esserci miliardi di pianeti potenzialmente adatti a ospitare la vita perchè situati alla giusta distanza dal loro sole, dove la temperatura nè troppo elevata, nè eccessivamente bassa consentirebbe all’ acqua di mantenersi allo stato liquido.
Questo studio prende le mosse da due pianeti a circa 1200 anni luce da noi, in orbita attorno alla stella denominata Kepler-36, nella costellazione del Cigno. Sono così vicini che da uno si può vedere sorgere l’altro, praticamente come noi vediamo salire in cielo la Luna. Ha spiegato infatti Jason Steffen, dell’Università del Nevada, autore dell’articolo pubblicato su ArXiv.com: ”Facendo le proporzioni con l’orbita terrestre, i due pianeti – nel punto di massima vicinanza- si trovano ad un decimo di Unità Astronomica, vale a dire solo 40 volte la distanza della Luna.”
Questi due mondi fratelli , Kepler-36b e Kepler-36c (una super Terra e un mini Nettuno) hanno indotto gli astronomi a riflettere sulle condizioni che si verrebbero a creare nel caso di due o più pianeti simili alla Terra situati nella fascia di abitabilità della loro stella. Hanno formulato centinaia di simulazioni al computer per meglio comprendere come potrebbe essere la vita in questi sistemi planetari. Innanzi tutto, prima scoperta, il clima risulterebbe stabile, senza eccessive oscillazioni .
ECCO COME APPARIREBBE KEPLER-36C NEL CIELO DI KEPLER-36B