Alcune delle mie poesie preferite stampate, ritagliate, incollate su un supporto riciclato da Rosalia, la sera prima di un evento di Terradamare
C’è un pezzo di carta da parati ancora attaccato, ci sono segni delle mie impronte perché quel giorno avevo fretta e tutte le mani piene di colla e inchiostro.
Volevo rappresentare la mia memoria, la mia emotività che un po’ deriva anche da questi versi. Strati su strati di poesia, come questa torre, che è lì da prima di noi e lì resterà dopo di noi. Strati su strati di vite, di passi, di parole.
Ma non avevo previsto che mi sarei commossa (e un po’ imbarazzata) ogni volta, vedendo questi sguardi posati sulla mia memoria, sulla mia emotività, in pratica questi sguardi che guardano un po’ come sono fatta dentro, quando quel giorno, mentre avevo fretta, ho deciso di farmi trovare nei versi di altri.
Questa splendida foto è di Francesco Anzelmo
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