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Neighbor – la bella torturatrice

Creato il 07 gennaio 2011 da Soloparolesparse

Neighbor è uno splatterone senza altri obiettivi se non quello di divertirsi a tagliuzzare e spezzettare… ed anche in questo Robert Angelo Masciantonio dimostra di avere più di una pecca.

America Olivo (del suo personaggio non sapremo mai nemmeno il nome) è una bella e giovane fighetta che si diverte ad introdursi nelle case degli altri per torturarli simpaticamente fino alla morte.
La seguiamo in un paio di servizietti prima che incroci il suo destino con quello di Don e dei suoi amici…

…e qui continua la sua opera scarnificando in vari modi il ragazzo prima ed i suoi amici poi.

Per un momento sembra che il film possa regalarci qualcosa in più quando la storia prova ad accartocciarsi tra sogno e realtà in seguito al dolore provato da Christian Campbell, ma il giochino dura una decina di minuti e poi tutto torna su binarni che non lasciano dubbi sul susseguirsi degli eventi e così ci si può concentrare sulle schifezze compiute col sorriso dalla ragazza.

Il fatto che lei non abbia nessun motivo per fare quello che fa potrebbe essere un punto interessante a favore di Neighbor, non fosse stato già così splendidamente sviluppato da Funny Games (un paio di volte per la verità).

Così non rimane davvero che godersi l’ampia varietà di torture e decidere se è più divertente l’asportazione della rotula, la trapanazione degli alluci o l’inserimento di un verme nel buco fatto da un trapano in una coscia.
Ma se preferite abbiamo anche l’acido che sfigura o la sega che allarga a dismisura il sorriso…

Sullo splatter quindi Masciantonio (che si ritaglia anche un cameo come inviato televisivo) non lesina sicuramente, però non cercate veridicità in quello che vedete perchè qualunque delle ferite inferte potrebbe essere potenzialmente mortale ed anche perchè spesso queste ferite migliorano decisamente nei minuti successivi.
Per non parlare del fatto che la bella Olivo sembra davero troppo esile e splendente per compiere tutto quello che compie.

Anche dal punto di vista della ragazza assassina è mille volte meglio (per dirne una) la splendida Lola di The Loved ones.
Quindi cosa rimane?
Ve l’ho detto: una simpatica varietà di tecniche di tortura…


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