Neil Gaiman: American Gods e Shadow ritrovato.

Da Chiara Lorenzetti

“Leggere Gaiman è come entrare in una stanza del tesoro piena di storie meravigliose”  Stephen King
“Gaiman è uno scrittore di rara sensibilità e di immaginazione infinita” William Gibson

Quando mi venne regalato “American Gods” di Neil Gaiman e mi venne descritto come uno tra i libri migliori mai scritti, rimasi alquanto diffidente. Ma più entravo nella storia, nella magia delle parole scritte e più restavo avvinghiata ed innamorata. Shadow mi portava in un mondo parallelo di fantasia e mistero, incredula, senza mai una fine. American Gods è una storia assoluta, la storia della creazione, il divenire, l’elaborazione fantasy della vita stessa e dell’amore. Assolutamente geniale!Decidere quindi di leggere ancora di Neil Gaiman, ammetto essere stato molto difficile. C’era il rischio di rovinare la perfetta sintonia di American Gods.
Ma ho sfidato la sorte, confidando nell’uomo e nello scrittore e “Cose fragili” non mi ha deluso.
“Ci sono così tante cose fragili dopotutto. Le persone si spezzano così facilmente, e così i sogni e i cuori”

Racconti onirici e fantastici, mai realtà vera lo sfiora, personaggi incantati e rinati da destini mai chiari. E all’ultimo dei racconti, inaspettata e sorprendente,  “Il Sovrano del Glen. Una novella di American Gods” e Shadow che torna, nella mente, rinato per poi scomparire di nuovo, forse per sempre.

Chiara

“la serenità è la condizione verso cui tendere ed in cui tutto diventa possibile”


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