Nessuna casetta nel bosco,se i cuori son male assortiti,ha il tetto di legno sì tostoda reggere ai venti impazziti!


Trama: Nel bosco (The Woodlanders, 1887) è forse il più struggente tra i romanzi di Hardy per intensità espressiva e sentimentale. Racconta della storia d’amore fra un ragazzo di paese, Giles Winterborne, e la giovane Grace Melbury, figlia di un commerciante di legname, la quale però, tornata al villaggio provvista di un’istruzione, preferisce sposare un medico. Hardy contrappone con maestria due modelli di vita: l’esistenza semplice e dignitosa dei boscaioli e dei contadini e quella raffinata e artificiosa dei personaggi di alto lignaggio. Il contrasto è inevitabile e profondo, e la giovane Grace, la protagonista, è il punto di luce e di improvviso ardore tra gli uni e gli altri, tra la felicità e la disperazione.


L’opera non si risolve comunque in una parabola morale intorno ai limiti delle nostre scelte. Possiede il fascino della maggiore letteratura dell’Ottocento: la grazia di uno stile acuto e piacevole, la forza di un’eccezionale tensione narrativa. Le passioni, gli amori dei protagonisti avvengono nel respiro segreto degli alberi e degli animali del bosco, osservatori muti di una felicità che sfugge agli uomini e alle donne del romanzo. La natura in Hardy, più che essere protagonista, appare legata alla vita dell’uomo, una sola cosa con lui, non in senso estetico ma vitale, e con essa la vita riacquista la propria autenticità.

Estratto:
Incipit
Il viaggiatore che in virtù di qualche antico legame dovesse percorrere la vecchia strada carrabile che traccia una linea quasi meridiana da Bristol fino alla costa meridionale dell'Inghilterra, a metà del cammino si troverebbe in prossimità di certe vaste distese di boschi, cosparse di campi di meli. In quel punto gli alberi, da legna o da frutto che siano, gocciolano e fanno ombra, frastagliando le siepi che costeggiano la via; i rami più bassi si protendono indisturbati e ingombrano la strada, quasi coricandosi sull'aria impalpabile. In un punto, all'estremità della valle di Blackmoor, da dove si può scorgere due o tre miglia più giù la cima imponente della collina di High-Stoy, in autunno il tappeto di foglie si fa così fitto da seppellire tutto il sentiero. Il posto è solitario, e quando comincia a far buio ritornano alla mente del vagabondo gli allegri convogli che un tempo sfilavano a frotte lungo quella strada, i piedi coperti di piaghe che l'hanno percorsa, e le lacrime che l'hanno bagnata. (Nel bosco, Thomas Hardy)