“La vita è come un treno / appena arriva a destinazione riparte/ e ritorna al punto di partenza”. (“La vita è come un treno- “Nel cuore dei sentimenti”- Bernadette Amante)
Lo aveva detto Bernadette Amante, la giovane autrice di origini calabresi, nata a Palmi nel 1996, che un giorno avrebbe pubblicato un libro di poesie. Aveva già scelto anche il titolo. Lei che scrive da sempre, perché la poesia rappresenta la massima forza di espressione, attraverso la quale dare voce al suo cuore.
Ed eccola qui, la silloge d’esordio dell’Amante, “Nel cuore dei sentimenti”, pubblicata da Lulu nell’aprile 2012. L’opera, disponibile sia in formato cartaceo che digitale, con l’accattivante copertina del fotografo Simone Marullo, è dedicata alla sorella Maria Rosaria, una figura importantissima nella vita della poetessa.
Sono 45 poesie molto brevi e di facile lettura. Un’analisi di sentimenti, desideri e stati d’animo attraverso le emozioni che suscitano, partendo direttamente dal cuore. Sensazioni che prendono forma attraverso il linguaggio poetico. L’amore è inteso nel suo concetto universale, e quindi può contemplare amicizia, amore carnale, amore perduto, ritrovato, tormentato.
Interessante il concetto con il quale si apre la silloge: la vita viene paragonata ad un treno, che quando giunge a destinazione, poi subito riparte. Ritorna quindi al punto di partenza. L’immagine ellittica che porta al “ciclo di eterno ritorno” degli antichi, dove tutto ha inizio e tutto si compie ricongiungendosi di continuo. Ripetendosi all’infinito. L’uomo però sa sempre quale treno prendere: è artefice del proprio destino. Egli è consapevole che bisogna andare avanti, poiché l’esistenza è come un lungo viaggio che si compie all’interno di noi stessi e ci porta alla conoscenza.
Il nostro cuore custodisce una mappa, per l’Amante, che ci permette di trovare il senso positivo delle cose. L’amicizia è intesa come uno scambio di un pezzo di cuore, un po’ come affidare all’altro una parte di se stessi. Sono gli occhi che arrivano prima delle parole, e gli sguardi rivelano tante cose, laddove la voce non sa osare.
Si avverte anche una certa “fisicità” in questa poetica, poiché una vita senza amore sarebbe come una stella senza luce. Del passato rimane il rimorso, per il futuro si ha la speranza, mentre il presente è eternamente permeato dall’emozione. A volte l’autrice parla dell’amore come di un’anima gemella alla quale offrire il proprio cuore; altre come di una figura che l’ha abbandonata.
Si ha l’impressione di trovarsi in presenza del ricordo di una persona cara che purtroppo non c’è più. Bernadette Amante si auspica di vivere con le stelle nel suo cammino, perché vi è speranza ed ottimismo nelle sue parole. Un giorno si ricongiungerà alle persone amate, e la sua vita cambierà tornando a risplendere.
Supererà i momenti bui, anche se questo richiede sacrificio. Prima bisogna “immergersi” nel dolore, non lo si può evitare. È un po’ come per la pioggia, che porta vita, ma non può esistere senza il temporale. Permane un dualismo di fondo, fra tristezza e felicità. L’una non può sussistere senza l’altra e viceversa.
Rimane la forza dell’amore, che tutto può, grande ed imponente come una montagna. Nonostante a volte si avverta una certa ingenuità di pensiero, dovuta sicuramente alla giovanissima età dell’autrice, ed a qualche imprecisione di natura ortografica, il messaggio di fondo è positivo e la silloge risulta piacevole.
Converrà con me Bernadette Amante che quest’opera possa rappresentare un buon punto di partenza per coltivare la sua grande passione per la poesia, che in seguito l’esperienza porterà a maturazione.
Written by Cristina Biolcati