Tarallo ‘nzogna e pepe, sugna e pepe, è un tipico prodotto della tradizione gastronomica napoletana. Si tratta di un tarallo cotto al forno, i cui ingredienti sono farina, sugna, pepe, ricoperto di mandorle nella parte superiore, un simbolo di Napoli, insieme alle altre tradizioni enogastronomiche che la fanno apprezzare in tutto il mondo. Anche Pino Daniele ha dedicato una canzone nel suo album “Terra mia” all’antico mestiere del tarallaro.
“Leopoldo” inaugura a Spaccanapoli, nel centro storico della città, il suo nuovo punto vendita, rilanciando la tradizione di famiglia che ha alla base un’impresa al passo con i tempi. Dall’antico forno di Leopoldo Infante, il tarallo napoletano strutto e pepe, tempestato di mandorle intere, lavorato ancora oggi rigorosamente a mano, diventa nuova moda per l’aperitivo in abbinamento alle bollicine campane.
Il nuovo cafèbar Leopoldo apre nel Decumano inferiore, più noto come Spaccanapoli, all’angolo con Piazza San Domenico Maggiore. Si tratta di uno spazio accogliente, di circa 100 metri quadrati, decorato con i tradizionali pois, con tavolini e sedie per una pausa di relax e originali packaging da asporto e da passeggio. L’offerta del nuovo locale spazia dal dolce al salato: negli anni Leopoldo ha maturato una forte esperienza nella pasticceria tradizionale che affianca alla produzione di prodotti da forno e piccola rosticceria di qualità. Un banco è dedicato ai gelati, artigianali e di qualità.
In occasione della nuova apertura di giovedì 23 alle ore 18,30 sarà presentato il tarallo all’olio d’oliva, una nuova prelibatezza che trasforma il classico tarallo ’nsogna e pepe in un prodotto moderno, pensato anche per i vegani e i vegetariani. Tra le novità anche la miscela di caffè Leopoldo in confezioni da asporto e i liquori classici come il limoncello o il fragolino. La storia di Leopoldo affonda le radici nell’antica tradizione dei tarallari, quando i vicoli di Napoli risuonavano dell’invito a gustare i taralli caldi “’nzogna e pepe”(strutto e pepe). L’azienda, dai tempi del suo fondatore Leopoldo Infante, si è profondamente trasformata fino a diventare oggi un brand che è sinonimo di bontà ed eccellenza qualitativa, dai dolci alle torte, dai timballetti di pasta alla gastronomia napoletana.
Lo sviluppo dell’azienda è stato compiuto da uno dei figli del fondatore, Gianni, che l’ha portata a diventare uno dei più prestigiosi marchi del food napoletano, anche grazie al definitivo contributo dei suoi figli Nunzia e Leopoldo.
Il ventaglio di prodotti dolci e salati è davvero ampio, la produzione artigianale conta circa duecento voci, oltre ai prodotti creati ad hoc per i clienti. La pasticceria è quella classica napoletana, e va dai babà alle sfogliatelle, ed è disponibile sia in formato monoporzione che mignon. Anche la gamma di prodotti secchi è molto ampia e va dai biscotti di pasta frolla a quelli all’amarena fino ai quadratini mandorlati, molto apprezzati anche dai turisti e dai clienti in viaggio per ovvie ragioni di praticità nel trasporto con un packaging grazioso, svelto e pratico da regalare.
Particolarmente curate le confezioni di Leopoldo «che – come dice Leopoldo Infante - sono ispirate alla comunicazione visiva francese e alla grafica vintage d’oltralpe, con pois in bianco e nero, una vera novità per Napoli e per l’ Italia: scatole e bauletti che si propongono come delle borsette da portare con un pizzico di civetteria». E non è un caso che all’ inaugurazione sono graditi i pois nell’ abbigliamento.
Harry di Prisco