Il cuore di Roma antica è simboleggiato dal Foro Romano e dal Campidoglio.
La Piazza del Campidoglio si trova sul colle omonimo (Capitolium), il più basso dei sette colli romani. L'insieme dei monumenti della piazza (disegnata da Michelangelo) sembra ideato per creare una sensazione armonica di spazio urbano.Alla piazza si accede dalla scalinata, passando in mezzo alle statue dei Dioscuri, Castore e Polluce. Giunti alla sommità della scalinata apparirà la statua di Marco Aurelio. Il piedistallo è stato disegnato da Michelangelo, la statua è una fedele riproduzione dell'originale che viene conservata nei Musei Capitolini.Nella piazza da ammirare le statue di Costantino e di Costante II, bel momento dell'antichità!Il Palazzo dei Conservatori è sede dei Musei Capitolini, la cui storia merita una citazione.
Il tutto inizia per mano di Sisto IV, che nel 1471 dona, alla città di Roma, importanti bronzi tra cui la "lupa capitolina".Vennero collocati nel cortile del palazzo, facendo così del Palazzo ideato da Michelangelo la prima sede museale del mondo!
Molti altri Papi decisero di donare parte delle loro collezioni alla città; la raccolta si arrichì tanto da dover essere trasferita nel Palazzo Nuovo.La prima vera data di apertura al pubblico è fatta risalire al 1734. La raccolta si estese dopo i lavori per la costruzione di Roma Capitale negli anni seguenti l'Unità d'Italia.
Lasciata la piazza si scende per risalire la scalinata della bellissima chiesa di Santa Maria in Aracoeli. La chiesa assume le forme attuali dopo i lavori di ristrutturazione per mano dei francescani intorno all'anno 1300.
Si riprende la strada a sinistra del Palazzo Senatorio verso i Fori. Lungo la camminata si incontrano altre due chiese che meritano una visita, San Giuseppe dei falegnami e La chiesa dei santi Luca e Martina.
Ma eccoci finalmente giunti ai Fori Romani!
I Fori sono posti tra il Palatino, il Campidoglio e l'Esquilino. Questo spazio nell'antichità era simile ad una palude, inospitale e maleodorante. Tutta al zona venne bonificata sotto Tarquinio Prisco, che le regalò un complesso sistema di fognature. Da quel momento il luogo divenne centro di scambi commerciali. Un grande impulso avvenne nel periodo seguente le battaglie puniche. Il corredo architettonico del Foro mutò considerevolmente con il ripristino di alcuni templi e la costruzione delle basiliche Porcia ed Emilia.
Il massimo splendore venne raggiunto nel periodo di Marco Aurelio imperatore.
Un giusto ingresso alla zona dei Fori potrebbe essere l'Arco di Tito. Ottimamente conservato grazie al fatto che venne inserito nelle fortificazioni medievali del Frangipane. Restaurato a partire dal 1822 dal Valadier come è possibile leggere dall'iscrizione "moderna" presente nell'attico dell'arco. Sul lato opposto vi è ancora l'iscrizione originale.
Subito dopo si ha il tempio di Venere e Roma ideato dall'imperatore Adriano in persona, persona colta ed appassionata di arte. Vicino ai resti del tempio vi è la Basilica di Massenzio. Iniziata sotto l'imperatore Massenzio venne completata solo con Costantino.
Il girovagare tra i resti è una esperienza unica, indimenticabile. Le colonne si susseguono!
Eccoci giunti al tempio di Vesta, uno dei più antichi tempi di Roma. In questo tempio si custodiva perennemente acceso il fuoco sacro a Vesta, dea del focolare domestico. Se il fuoco si spegneva si poteva incorrere in grandi sventure!
Giungiamo al tempio di Castore e Polluce. La tradizione vuole che la fondazione di questo tempio sia legato ad una leggenda: durante la battaglia del Lago Regillo (496 a.c.), tra romani e latini, due giovani cavalieri, sconosciuti, condussero i romani alla vittoria!
Nei momenti successivi la battaglia vennero visti abbeverare i propri cavalli nel Foro alla fonte di Giuturna. In quel luogo annunciarono la vittoria di Roma. Subito dopo si persero le tracce dei due giovani.La popolazione volle riconoscere in quei due ragazzi i dioscuri!
Il dittatore Aulo Albino volle erigere il tempio in loro onore!
Nei pressi del tempio di Castore e Polluce vi sono i resti del tempio di Saturno, luogo che assume i contorni della magia al tramonto!
Dopo molte ore di cammino e poesia del passato siamo giunti all'arco di Settimio Severo, punto finale dei Fori Romani.
Costruito nel 203 d.C. a celebrazione delle vittorie su Parti per mano dell'imperatore. L'arco è maestoso!! Quasi 20 metri di altezza per 25 di larghezza.Impressionante visto dall'alto!
Una curiosità sull'arco. Vi è una grandiosa iscrizione dedicata a Settimio Severo ed al figlio Caracalla. In origine vi era menzionato anche l'altro figlio, Geta. L'asportazione avvenne per mano di Caracalla, che lo uccise subito dopo la morte del padre e ne fece cancellare il nome da tutti i monumenti!
Fabio Casalini.