.. nel frattempo, per il Mondo ...

Creato il 19 marzo 2013 da Rightrugby
Sei Nazioni a parte, due gli eventi rugbistici di livello nel weekend, anzi tre.
Il più (o meno) clamoroso è la nuova  striscia di vittorie record per una nazionale, 18, raggiunto sabato a Paphos da Cipro (ebbene si, ultimamente al centro di molte attenzioni non solo sportive) con la netta vittoria 79-10 sulla Bulgaria nel corso della European Nations Cup. Il record  cipriota regola la precedente coabitazione a 17 vittorie in fila tra All Blacks degli anni Sessanta, Sudafrica di Nick Mallett di fine anni Novanta e più recentemente Lituania.
Il secondo evento è l'assegnazione del primo titolo dell'anno, la Anglo-Welsh Cup sponsorizzata LV=, dei cui dettagli eventualmente vi ragguaglierà il Socio. Domenica in finale al Sixways di Worcester si sono incontrati Harlequins e Sale Sharks, in un testa-coda tutto Premiership, tipicamente destinato a premiare la inferiore. Invece han prevalso i Quins per 32-14, quattro mete a una e partita costantemente in controllo. Succedono nel palmares a Tigers, Gloucester e Saints; l'ultima gallese a vincere il torneo furono i Blues nel 2009.
Secondo trofeo in fila per il club campione in carica della Premiership il quale, della serie "forse non tutti sanno che", fu fondato come Hampstead Football Club nel 1866 (per strada sotto un lampione alle due di mattina, narra la leggenda); dovette cambiar nome nel 1870 per problemi di copyright, ma le maglie col monogramma HFC eran già fatte; al che i pragmatici soci presero un dizionario, scorsero le pagine dei nomi inizianti per Acca in ordine alfabetico e si fermarono alla voce Harlequin. E quelli cui non piacque, se n'uscirono a fondare i Wasps (questa la storia molto british secondo il sito ufficiale dei Quins).
Infine siamo alla quinta giornata di SuperRugby su sedici, più o meno a un terzo del cammino "regolare"; la giornata è segnata da cinque vittorie esterne su sei partite disputate, alcune sono clamorose.
Come ambedue le gare disputate sul suolo australiano:
- Western Force nelle mani della mediana tutta straniera Alby Mathewson - Sias Ebersohn va a cogliere la prima vittoria in casa dei Reds a Brisbane, 12-19 il finale con una meta per l'ala Alfi Mafi, quattro mete in quattro partite.  Un colpo per i Reds che arriva assieme a quello dell'annuncio di coach Ewen McKenzie: lascerà la guida della franchigia del Queensland a fine stagione, probabilmente per farsi trovar pronto nel caso che, sa mai,  Robbie Deans, la nazionale, coi Lions ....
- L'altra in Australia è stato l'anticipo di venerdì a Sidney, che ha visto la seconda vittoria in fila dei Cheetahs di Sarel Pretorius e Johannes Goosen in tour per un punto, stavolta sui Waratahs per 26-27. Tre mete a due, con doppietta per l'ala ventenne Raymond Rhule già in evidenza nell'ultima Currie Cup dove marcò otto mete. La terza meta -  in realtà la prima della gara, al primo minuto di gioco - la segna il gemello di Sias, il centro Robert Ebersohn, già in meta nella precedente. Per i Cheetahs son tornati a giocare il tallonatore Adriaan Strauss e il capostipite di tutti i grillotalpa, il mitico Heinrich Broussow; rullano i tamburi di Bloemfontein nell'attesa della Madre di tutti i Ritorni, quello del grandissimo Juan Smith dopo due anni.  C'era un rientro importante anche per i 'Tahs: Berrick Barnes (in foto), che però rimane in campo solo mezz'ora, s'infortuna e starà fuori per sei settimane.
Doppia vittoria esterna anche in Sudafrica, con le locali preda delle visitors:
- i Southern Kings privi di capitan Luke Watson soccombono ai Chiefs pur lottando, 24-35 il finale  ma le loro due mete (c'è la terza personale del ragazzino Seargeal Petersen) non reggono alle quattro dei campioni in carica, con tripletta per l'alona Lelia Masaga stavolta titolare nelle rotazioni dei trequarti che si può permettere il management della franchigia basata a Hamilton, dove di fissi ci sono solo Aaron Cruden all'apertura e Gareth Anscombe a estremo e piazzatore, gran bella invenzione (è già il capocannoniere del torneo).
- Perdono sorprendentemente in casa anche gli Sharks, sconfitti dalla più "sudafricana" delle franchigie australi fuor d'Africa, i Brumbies di coach Jake White, che a Durban passano con un netto 10-29 fatto di quattro mete contro una,  tutte inchiodate quelle ospiti nel primo tempo. La franchigia di Camberra rimane l'unica imbattuta del campionato.
- In Nuova Zelanda abbiamo l'unica vittoria casalinga, ma è decisamente importante: è la prima per i Crusaders, che finalmente si sbloccano alla grande rifilando un 41-19, sei mete a una ai Bulls in tournée.
- L'altra vittoria esterna è a spese degli Highlanders, unica squadra rimasta senza vittorie: nella serra di Dunedin vengono superati per 19-23 anche dagli Hurricanes. Sono tre mete contro una per gli ospiti, con Colin Slade all'apertura di casa, in coppia mediana con Aaron Smith, a tentare di contrastare col piede la supremazia manovriera dei 'Canes di Conrad Smith. Il sorpasso finale degli ospiti viene marcato da due piazzati di Beauden Barrett.

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