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Nel giorno dell’addio, omaggio a Séamus Heaney, poeta d’Irlanda. “Due volte timidi”, una poesia.

Creato il 02 settembre 2013 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

inverno 2013Twice Shy

Her scarf a la Bardot,
In suede flats for the walk,
She came with me one evening
For air and friendly talk.
We crossed the quiet river,
Took the embankment walk.


Traffic holding its breath,
Sky a tense diaphragm:
Dusk hung like a backcloth

That shook where a swan swam,
Tremulous as a hawk
Hanging deadly, calm.

 
A vacuum of need
Collapsed each hunting heart
But tremulously we held
As hawk and prey apart,
Preserved classic decorum,
Deployed our talk with art.

 

Our Juvenilia
Had taught us both to wait,
Not to publish feeling
And regret it all too late -
Mushroom loves already
Had puffed and burst in hate.

 
So, chary and excited,
As a thrush linked on a hawk,
We thrilled to the March twilight
With nervous childish talk:
Still waters running deep
Along the embankment walk.

Seamus Heaney (1)

______________________________________

Due volte timidi

La sciarpa a la Bardot,
Ballerine scamosciate per la passeggiata,
Si unì a me una sera
Per  il fresco e una chiacchierata.
Attraversammo il fiume tranquillo,
Prendemmo  il sentiero sull’argine

 

Il traffico col fiato sospeso,
Il cielo una membrana tesa:
il crepuscolo come un fondale appeso
Che si scosse dove un cigno nuotava,
Tremulo come un falco
Fatalmente librato, calmo.

 

Un vuoto fatto di necessità
Schiacciò i nostri cuori in caccia
Ma tremanti resistemmo
Separati come falco e preda,
Mantenemmo un decoro classico,
Usando le parole con arte.

 

L’opera giovanile
Ci aveva insegnato ad aspettare,
A non mostrare sentimento
A pentircene troppo tardi -
Fungo ama già
Aveva soffiato e scoppiò in odio.

 

Così, cauti ed eccitati,
Simili ad un tordo legato ad un falco,
Frememmo nel crepuscolo marzolino
Con nervose chiacchiere infantili:
Acque chete  che scorrevano nel profondo
Lungo il sentiero sull’argine.

Libera traduzione Rina Brundu, 02/09/2013, in Dublino

______________

1) Séamus Heaney (Castledawson, 13 aprile 1939 – Dublino, 30 agosto 2013) è stato un poeta nordirlandese, Premio Nobel per la Letteratura nel 1995, massimo rappresentante contemporaneo del rinascimento poetico irlandese.

È stato uno dei più grandi poeti del Novecento, grande esponente della cultura irlandese.

Nacque nella fattoria “Mossbawn”, tra Castledawson e Toomebridge, in Irlanda del Nord, nella Contea di Antrim, primo di nove figli. Nel 1953 la famiglia si trasferì a Bellaghy, a pochi chilometri, dove il poeta visse la giovinezza.

La sua prima formazione scolastica avvenne ad Anahorish (in gaelico, “il luogo delle acque chiare”). Nel 1957 si iscrisse alla Queen’s University Belfast; dopo la laurea in Lettere, insegnò a Belfast, e in seguito a Dublino.

L’Irlanda ricorre nella lirica del poeta attraverso paesaggi, ricordi giovanili e temi della rinascita irlandese (Celtic revival).

Ha vissuto tra l’Irlanda e gli Stati Uniti, dove dal 1984 ha insegnato all’Università di Harvard

In tutte le opere di Heaney hanno rilievo le vicende legate al problema dell’indipendentismo irlandese. La sua poetica è legata alla sua terra, alla vita politica del paese. Come egli ha scritto nella poesia Digging, il poeta userà la penna come il nonno e il padre hanno usato la vanga.

Featured image, inverno a Dublino (2013). Copyright Rina Brundu.

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