Nel giorno delle elezioni in Gran Bretagna Vola Prysmian ...

Da Pukos

Nel giorno delle elezioni in Gran Bretagna

Vola Prysmian dopo i conti, molto bene anche i titoli bancari ed in particolare Bper ed Ubi. Rimbalzano A2A e Generali. In calo i petroliferi ed Enel.

Milano e Francoforte rimbalzano, mentre Parigi e Londra continuano la discesa, questo in sintesi quanto accaduto sulle Borse europee nella giornata odierna. Occhi non solo puntati sulle questioni economiche, ma anche politiche, i britannici, infatti, sono chiamati alle urne e mai come questa volta l’esito è incerto, il rischio di “ingovernabilità” è senza dubbio reale ed ai mercati non piace, quindi il Ftse100 (-0,7%) ha risentito negativamente di questa incertezza.

Milano è stata ancora una volta sorretta dai titoli del comparto bancario che hanno ben performato, ma gli acquisti hanno riguardato un po’ tutti i settori eccetto i petroliferi che sono finiti sul fondo della classifica.

Dopo il balzo di ieri l’euro oggi è tornato sotto quota 1,13 nei confronti del dollaro, insomma sembra che le cose si stiano “normalizzando”, anche se di questi tempi il termine “normale” non si sa bene quale significato possa avere.

Lo spread ha guadagnato 14 punti percentuali tornando a quota 115 probabilmente scontando una “soluzione” della questione greca, ribadisco, però, che tutti i nodi vengono al pettine, questo è certo, quindi dobbiamo solo attendere un paio di mesi e la questione riesploderà, e stavolta sarà una vera e propria deflagrazione. Venduti gli aeroporti ed il Pireo non so cosa rimane nelle tasche di Tsipras e Varoufakis, non riusciranno mai a trovare 7 miliardi di euro per i rimborsi programmati ad inizio estate e non so se gli Stati europei avranno ancora la pazienza necessaria.

Ma torniamo al nostro Ftse Mib (+0,80%) che vede svettare Prysmian (+6,36%) la cui trimestrale è stata decisamente apprezzata dal mercato.

Completano il podio due titoli bancari: Bper (+5,27%) e Ubi Banca (+5,01%) che hanno guidato i rialzi di un settore che ha beneficiato come di consueto del calo dello spread, questo il bilancio complessivo: Banco Popolare (+2,28%), Intesa Sanpaolo (+2,13%), Banca MPS (+1,95%), BpM (+1,78%) ed Unicredit (+1,49%) mentre termina in controtendenza Mediobanca (-0,23%).

Contrastato il comparto del risparmio gestito con Azimut (+3,87%) che mette a segno un gran rialzo tornando non distante dai massimi storici stabiliti meno di un mese fa, mentre scende Mediolanum (-0,84%) pur terminando la seduta quasi sui massimi di giornata.

Sceso sotto quota 1 euro in intraday A2A (+3,16%) ha rimbalzato con decisione dando l’impressione di voler invertire il minitrend ribassista in atto. Discorso analogo per Generali (+2,88%) dopo una seduta davvero molto volatile.

Segnaliamo infine fra i rialzi quello di Fca (+2,19%) che perlomeno sembra aver trovato su quota 13 euro una base alla quale appoggiarsi.

Come anticipato è stato il comparto petrolifero a soffrire oggi, sul fondo della graduatoria troviamo Tenaris (-3,52%) al terzo calo consecutivo e Saipem (-2,35%) che al momento non sembra avere la forza di proseguire l’ascesa verso quotazioni più consone al titolo.

Giornata storta anche per Salvatore Ferragamo (-1,60%), ma a limitare il guadagno del nostro indice principale sono stati soprattutto i cali di Eni (-1,53%) ed Enel (-1,46%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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