Nel mezzo del cammin di nostra vita...

... un uomo trovò la luce, dopo essersi smarrito in un bosco tenebroso.
La trovò nell'amore di una donna e questo cambiò la sua vita.

Nel mezzo del cammin di nostra vita, o giù di lì, non ho particolarissimo bisogno di un rendiconto e non affretto una data del resto ormai prossima. Però noto che nel mezzo del cammin di nostra vita la mia vita è cambiata. Non saprei dire in cosa, se non in un dato fondamentale: forse poggiata su fondali sabbiosi, ha cominciato a cambiare. Se dovessi dire di che si tratta, direi che non credo più nella favola dell'eternità come (e)stasi, e Dio sa quante impliazioni semantiche stiano in quella parentesi e in quel che ne resta fuori.
Non so se ruoti vorticosamente su se stessa, ma l'eternità dà le vertigini, non l'afferrerei mai.
Non so cosa accadrà, ma ci credo. E quel che mi fa ridere è che non basta: bisogna continuare a crederci e traghettarvi in eterno o non crederci e arrendersi, seduti sul suo fondale, sul suo scorrere lento, trascinati via.