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"Nel mio paese è successo un fatto strano" di Andrea Vitali

Creato il 29 gennaio 2016 da Eliza @BiblioEliza
Buona sera amici lettori!Venerdì! Ma prima di iniziare ufficialmente il fine settimana che segnerà anche la fine del mese di gennaio voglio proporvi una nuova recensione, resa ancora più speciale perché segna per La Biblioteca di Eliza l'inizio della collaborazione con Salani Editore, in particolare con la sezione ragazzi. Non potete neanche immaginare quanto sia felice di ciò! Quindi preparatevi perché molto presto tornerò a parlavi di alcune nuove uscite, fresche fresche, di questo editore. Intanto vi propongo la recensione dell'ultimo libro di Andrea Vitali, Nel mio paese è successo un fatto strano. Ma prima vi ricordo la simpatica iniziativa che la Salani ha proposto per l'uscita di questo libro invitando i lettori a pubblicare sui vari social le foto dei momenti speciali della propria giornata, quegli attimi che magari si aspettano tutto il giorno e che quando arrivano ci fanno stare bene, ad esempio il cappuccino fatto dal nostro barista preferito, il momento relax davanti a due buon libro, la cena di famiglia... insomma via alla fantasia e tenete pronta la macchina fotografica o il cellulare. E non dimenticare di taggare la Salani e di usare gli hashtag #unfattostrano e #meravigliaquotidiana su Twitter Facebook  Instagram. Io l'ho già fatto!E ora passiamo al libro!

Titolo: Nel mio paese è successo un fatto strano
Autore: Andrea Vitali
Editore: Salani 
Pagine: 173
Ebook: € 9,99
Cartaceo: € 13,90
Data di pubblicazione:  28 gennaio 2016
Link Amazon: Nel mio paese è successo un fatto strano
TRAMA
Le cose normali sono belle: è bello sapere che dopo l'estate viene l'autunno, dopo la domenica viene il lunedì, che si nasce, si cresce e si va a scuola. Ma la troppa normalità e l'abitudine rischiano di avvolgere il mondo nell'indifferenza - una nebbia dove nessuno più si accorge della meravigliosa diversità che palpita attorno a noi: colori, sapori, profumi, emozioni... Ma in una piccola e uggiosa cittadina, dove la quotidianità rischia di annegare le vite in un tedioso grigiore, qualcosa di imprevisto sta per fare breccia nella monotonia. Un bel giorno, come per incanto, tutti i calendari si svuotano e gli orologi cessano di funzionare. I paesani reagiscono come possono, tentando di riordinare ciò che è divenuto caotico, e di ristabilire quel che tutti davano ormai per scontato: la cognizione del tempo. Un libro visionario, arguto e saggio per insegnarci a guardare sempre il mondo con ironia ed entusiasmo, con lo sguardo fresco di un bambino: un invito a scuoterci, a ribellarci, a non farci sommergere dalla passività nei confronti della vita. A riscoprire, soprattutto, la meraviglia verso ciò che ci circonda.  


E' strano come un autore che oramai si conosce, di cui si sono letti diversi romanzi, riesca ogni volta a stupirti in qualche modo. Questo fa ogni volta con me Andrea Vitali. Che ci riporti nella sua Bellano o che ci proponga il bizzarro avvenimento in un paesino ignoto ci da comunque quel qualcosa in più su cui riflettere e ragionare. In questo caso pone l'accento sulla quotidianità. Quante cose oramai ci risultano normali e quotidiane e hanno perso la loro particolarità e il loro essere speciale? Partendo da questo presupposto il romanzo ci racconta il bizzarro avvenimento di una cittadina senza nome, raccontato da un bambino senza nome che semplicemente la mattina si sveglia, guarda fuori dalla finestra e non vede niente. Una fitta lattiginosa nebbia avvolge tutto e non permette di vedere più in là del proprio naso. Che strano! Ma la cosa ancora più strana è che tutti i calendari di casa sono bianchi e tutti gli orologi sono fermi. Che cosa bizzarra! Giorno dopo giorno la nebbia persiste e diventa sempre più strana, sempre più scura e puzzolente e non solo, non si sa che giorno è! Sarà domenica? Beh se è così il bimbo non deve andare a scuola, il papà non deve andare a lavoro e a pranzo ci sono le famose lasagne della mamma. No aspetta... e se domenica fosse stata ieri, oggi sarebbe lunedì! Che confusione!
Vitali utilizza l'ironia  e un simpatico gioco degli equivoci per puntare il dito sull'indifferenza che spesso c'è davanti ai piccoli eventi quotidiani che però sono speciali per ognuno di noi. La gioia delle lasagne della domenica, la felicità di incontrare la propria fidanzatina a scuola, l'orgoglio di fare bene il proprio lavoro, la semplice tranquillità di un pic nic al sole. Tutti eventi piccoli, che diamo per scontati, a cui non diamo tanta importanza ma che una volta che ci vengono tolti per un motivo o per un altro diventano importanti ed essenziali, ci mancano e ci fanno sentire un po' meno completi. E che cos'è quella nebbia fitta che da bianca come la calce diventa sempre più scura  e verdastra e puzza ogni giorno di più? E' l'indifferenza che si ha nei confronti dei piccoli eventi, la routine che non ci fa apprezzare ciò che di bello ci circonda e rende unica la nostra giornata, il grigiume verdastro che ti si attacca addosso, che ti imbratta anche gli occhi e non ti fa mettere a fuoco oltre l'abitudinario.
Attraverso la sua ben nota ironia, sottile e sinuosa, e all'ingenuità degli occhi di un bimbo Vitali ci mostra questa nebbia malsana che avvolge spesso le nostre esistenze, ci fa sbattere il naso contro la difficoltà di attraversarla ma ci da anche anche la soluzione, aprire le finestre, far scorrere questa passività e muoverci, agire per riscoprire quanto meraviglia c'è intorno a noi, anche nelle piccole cose, come il caffè del mattino o la lettura di un buon libro prima di andare a dormire.
E' un romanzo al sapore di fiaba, ma anche una fiaba che tutti dovrebbero leggere per capire meglio il mondo che ci circonda e soprattutto il mondo dei più piccoli, che unici fra tutti hanno il potere di aiutare i grandi a far sparire la nebbia che li avvolge.
Voto
Alla prossima

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