Magazine Diario personale

Nel nome del consumo per una identità liquida

Da Psicologomilano @psicologimilano

comunicareLa felicità dell'uomo moderno: guardare le vetrine
e comprare tutto quello che può permettersi, in contanti o a rate.
Erich Fromm, L'arte di amare, 1956

Le vecchie reclame degli anni Venti, Trenta e Quaranta si rivolgevano in maniera diretta, attraverso messaggi di questo tipo: “Acquista l’automobile X perché ha un’ottima ripresa, dei buoni ammortizzatori e una stabilità invidiabile”, al consumatore rimaneva il compito di valutare se ciò che veniva decantato era tale da giustificare l’acquisto. Oggi è raro trovare questo tipo di pubblicità, i messaggi sono sempre più impliciti e racchiusi in ammiccamenti, musiche, colori e immagini, che produco emozioni o rispondono a desideri inconsci, rendendo il consumatore sempre meno consapevole di cosa muove la sua scelta di consumo.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog