Dei civili sono stati uccisi nella località maliana di Tin Hama dopo il ritiro dei ribelli che occupavano il centro abitato. I diversi gruppi armati attivi nell’area, tuttavia, forniscono versioni discordanti dei fatti.
Per il coordinamento dei movimenti dell’Azawad (Cma), composto prevalentemente di combattenti tuareg sarebbe stato l’esercito governativo a procedere “all’esecuzione sommaria e pubblica” di nove persone. Secondo il gruppo filogovernativo Gatia, invece, le morti – di cui non è stato fornito il numero preciso – sarebbero la conseguenza “di un regolamento di conti” tra i civili, avvenuto dopo violenze perpetrate da combattenti del Cma.
Intanto, l’organizzazione non governativa azione contro la fame (Acf) – Spagna ha confermato la morte di un suo operatore locale, Moussa Ag Mohamedoun, avvenuta proprio durante gli scontri. Il nome di Ag Mohamedoun era tra i nove indicati dal Cma. L’ong ha deciso di sospendere le attività nel nord del Mali fino a quando non sarà fatta luce, si legge in un comunicato, sulle “circostanze esatte di questa tragedia”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)