Ieri, pomeriggio al Luna Park, con Sorella n.1, Sorella n.2, nipoti n. 1,2,3,5.... (no non mi sono sbagliata, mancava la nipote n. 4), più iper -nonna e wonder-zia, per un totale (noi compresi) di 10 persone, 3 automobili, 1 carrozzina, 2 passeggini, 2 pizze al rosmarino e 2 al formaggio, acqua a volontà e pazienza come se piovesse. Sarà' che in quest’ultimo periodo, ho delle tendenze piuttosto masochiste e deliranti, ma una giornata di questo tipo la volevo da qualche tempo, ho solo aspettato la combinazione ottimale di sole e ferie. Nel periodo pre-Cestino il Luna Park era la metà del sabato sera, prima del canonico giro di birre al pub, si lo so fa un po' tristezza, ma in una città di provincia, non ci sono molte alternative e “i baracconi”, come li chiamiamo noi, erano l'evento che ti portava dritto dritto al Natale. Si frequentava solo il lato nord, dove erano strategicamente posti gli autoscontri e dove facevi uno "struscio" degno dei migliori anni della Dolce Vita.
La musica a palla e l'odore (e non solo l'odore) di patatine, hamburger, piadina e castagne, richiedeva, al ritorno a casa, damigiane di Diger Selz. C'era la gara a chi si buttava a “testa in giù” (ovvero con fare sprezzante del pericolo) nell'attrazione, per l’appunto, più spericolata, magari novità dell'anno, e la gara a chi aveva dato (per i lui) e ricevuto (per le lei), più “botte” all'auto scontro. Valeva, ovviamente, l'equazione più botte= più popolarità. È poi l'immancabile giro di spari a quelle povere lattine acciaccate su di un rullo semovente, che sembravano stare in piedi per miracolo, ma neanche un cecchino le faceva cadere.....tempi di una vita fa.....
Nell'epoca post-Cestino, il lato nord, piccola incursione a parte per nipote n. 1, oramai prossimo all’età dello struscio, è stato completamente ignorato, troppo lontano arrivare fin li, soprattutto con i mezzi di locomozione che avevamo e perchè sprovviste di corda e lazzo. La frequentazione quindi è stata, saggiamente, "limitata" al lato sud, dove per altro c'era una bolgia infernale accompagnata dall'equazione botte/popolarità. Qui troneggiava l’odore (e non solo l’odore) di croccante, zucchero filato, crepes alla nutella e l’immancabile mela stregata, che non ricordavo essere cementata con il caramello!!!
Le giostre: le più disparate. Dal trenino dell’800, che era già vecchio ai miei tempi, figuriamoci ora, alla nuovissima palla gonfiabile sull’acqua, dove non si capisce come sia possibile continuare a vivere di vita propria, tanto sembra claustrofobica, passando per una varietà di caroselli, di girandole e spettacoli variopinti: la casa degli specchi, il tappeto magico, il bruco mela, e perfino il mitico “calcinculo”. Noi li abbiamo fatti tutti, non ce n’è sfuggito nemmeno uno….e che diamine….e su ognuno, per scendere, abbiamo dovuto patire le pene dell’inferno…tu mamma ingrata perché non mi fai fare il cinquantesimo giro sull’aeroplanino, e perché dopo tre ore che salto, gioco, rido e che tu apri e chiudi il portafoglio, non posso comprare una macchinina, un trattore, un pallone di ogni colore, un ovino di cioccolata e il bastone di caramelle che la signora del chiosco vende alla modica cifra di 15 euro? ……Signori e signore venghino….facciamo un altro giro di giostra!!!