Gli uomini sono come gli alberi; nascono, crescono e muoiono; servono al prossimo; possono essere spettacolari o piccoli e insignificanti; per lo più si riproducono attraverso il proprio ciclo vitale; quando tagliamo un grande tronco con le sue fronde vive e rigogliose ci può sembrare di commettere un vero delitto, come uccidessimo o lesionassimo una parte di una persona; loro sono muti, ma solo per chi non sa ascoltare i suoi suoni tra le foglie; loro sono immobili, ma viaggiano con noi che li portiamo per il mondo nei nostri pensieri; alcuni sono così belli e maestosi, da farci ammutolire, e nell’ammutolirci, ci commuoviamo, come quando noi ci innamoriamo, o mettiamo al mondo un figlio, o scopriamo d’avere ricevuto un gesto d’affetto speciale; come noi sono mutanti nel seguire il corso delle stagioni, ma non perdono mai quel qualcosa che li fa essere sempre se medesimi nel corso infinito del tempo.
Tutto quello che accade di buono ad un albero, accade per amore, sempre e solo per un atto d’amore, così come deve essere per noi che respiriamo il loro ossigeno ed osserviamo il cielo cullarci nel silenzio vigoroso della sera…
La vita è un gesto di risoluzione; ognuno deve arrivare irremovibilmente a compiere il proprio.
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