Finalmente una notizia che potrebbe farci ben sperare. Nonostante la scoperta sia ancora in via di sperimentazione, sembra che alcuni scienziati russi abbiano trovato il modo di rallentare il processo di invecchiamento.
Un peptide, o meglio, una tossina che blocca selettivamente la trasmissione degli impulsi nervosi, dei nervi e dei muscoli. Naturalmente l’efficacia dello studio va sempre testata e gli scienziati russi hanno pensato di utilizzare delle rane africane.
Essi hanno impiantato, nelle uova non ancora mature di questi anfibi, dei recettori e hanno studiato come questi reagissero ai componenti del veleno. È emerso che il peptide in questione rilassa i muscoli. Un altro test ha rafforzato l’ipotesi, questa volta effettuato però su cavie da laboratorio.
La tossina, secondo gli scienziati, sarebbe in grado di contrastare efficacemente l’invecchiamento. I muscoli facciali sono responsabili della comparsa delle rughe, ma se questi si rilassano, si riesce ad evitare il loro cedimento strutturale. Il direttore del laboratorio dell’istituto di chimica bio-organica del Ran, Igor Koseverov, ha spiegato come avvenga il metodo appropriato per la somministrazione.
“Aggiungiamo la concentrazione desiderata di polvere a una base di crema. Quindi, si ottiene una crema che riduce efficacemente le rughe”.
Ad essere sinceri, le creme a base di veleno di vipera sono in commercio già da un po’. Sono cosmetici molto costosi, che si trovano soprattutto in distribuzione presso i centri estetici. Fanno un certo effetto a coloro che, come me, hanno la fobia dei serpenti. Cercherò comunque di resistere alla tentazione di correre a lavarmi la faccia, e confiderò negli studi degli esperti.
Una cosa però mi lascia perplessa, anche se trattandosi di una crema, gli effetti sarebbero comunque più blandi. Poiché va ad agire sui muscoli e li “paralizza”, assumeremo tutti quel volto privo di espressione e forgiato in serie, come coloro che ricorrono al botulino, o peggio ancora, alla chirurgia estetica? Questa è la domanda.
Written by Cristina Biolcati