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Nell’attesa di un M5S organizzato, ed al suo fianco, riprendo la mia rivoluzione. Sì perché devo dire la verità, se fossi un oppositore del movimento avrei parecchie cose da dirne contro. Un po’ tutte le cose che gliene dicono contro, infatti, gli oppositori. A partire dall’esserci messi in mano a un comico, passando per la critica a tutte le beghe interne al movimento, per finire con l’inevitabile dittatorialità del comico e del suo socio. Ma siccome non posso essere un oppositore dell’unico movimento che davvero si è posto come scopo principale di essere al fianco dei cittadini contro le caste, allora per il momento scelgo di rimanere soltanto critico e di riconoscergli almeno le buone intenzioni a fronte di sputi in faccia da parte di Pdl, Pd-l, giornalisti di regime e sottocaste “che il culo gli fa così” per paura di perdere il potere di sprecare il nostro lavoro con annessi i nostri soldi e di conseguenza i loro privilegi da papponi.
Quindi, ripeto, nell’attesa di un M5S organizzato, ed al suo fianco, riprendo la mia rivoluzione: 1 – La Rivoluzione contro i traditori del popolo. 2 -La Rivoluzione contro i troppo impari stipendi e guadagni delle varie caste (perché anche se non si può dire siamo divisi in caste, proprio come quelle che si adottavano in India), che sono il motivo per cui si alimenta la delinquenza e l’ingiustizia sociale. 3 - La Rivoluzione della ghigliottina.
Avremo modo di parlarne giornalmente, perché anche quando il M5S riuscirà ad essere più organizzato, questo sarà sempre il nostro obbiettivo.
IL CRONISTA
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