Le sperimentazioni di utilizzo dei social media come canale di informazione e di comunicazione si moltiplicano. Dopo che Adam Vincenzini ha deciso di sperimentare com’è la vita senza giornali per un anno [pare buona, secondo l'ultimo aggiornamento], è stata la volta dei giornalisti francesi che hanno trascorso cinque giorni in un agriturismo potendo comunicare solo con facebook e twitter ai quali ha fatto seguito l’amico Raffaele Mastrolonardo che si è informato per una settimana solo attraverso il telefonino.
Attualmente è Clark Harris che, sotto lo pseudonimo di @SilentClark, sta sperimentando se nell’era dei social media sia possibile comunicare solo in questo modo.
La sperimentazione, della durata di un mese, nasce come operazione non convenzionale di fund raising con l’obiettivo di raccogliere 100mila dollari per l’associazione Leukemia and Lymphoma Society e mira a verificare quali situazioni siano compatibili con i social media e quali no, stabilendo se e come sia possibile trascorre un mese intero senza cambiare le proprie abitudini sociali e lavorative ed i propri hobby.
E’ permesso l’utilizzo di Twitter, Facebook, LinkedIn, YouTube, Flikr, Google Chat mentre sono vietate le mail, parlare, scrivere [nel senso tradizionale del termine], utilizzare gli sms ed il linguaggio dei segni. Con il movimento del capo è possibile risponde si o no alle domande.
Al momento della redazione di questo articolo, dopo 19 giorni dall’inizio, sono stati raccolti circa 40mila dollari e, anche se è presto per trarre delle conclusioni, a risentirne sin ora è la durata e la qualità delle conversazioni, secondo quanto “dichiarato” dallo stesso Harrris.
Seppure un mese sia un periodo probabilmente troppo breve, qualunque sia l’esito, per validare i risultati, è sicuramente interessante monitorarne l’andamento, sia per verificare la portata, sia sotto il profilo dell’obiettivo primario di raccolta benefica dei fondi, che per studiare l’impatto in termini di passaparola e di comunicazione più in generale.