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Nell’Olimpico granata

Creato il 20 settembre 2011 da Vivalafifa @WlaFifa

«Due squadre, due stadi». Quando ancora era sindaco di Torino – quindi fino a pochi mesi fa – Sergio Chiamparino era stato chiaro. Salomonico. Torino ha due squadre, quindi deve avere altrettanti stadi. E con l’inaugurazione, lo scorso 8 settembre, dello Juventus Stadium, il Torino rivendica ora quantomeno la scelta del nome sullo stadio Olimpico, impianto che prima condivideva con i bianconeri.

Nell’Olimpico granata

Lo stadio Olimpico di Torino

Una questione di una certa importanza, visto che è approdata tra le stanze del Comune del capoluogo piemontese. Chi considera il calcio materia troppo poco seria per avere così importanza, starà già scuotendo la testa. Ma chiariamo subito: della questione se ne occupa il Comune perchè è il proprietario dell’Olimpico. Non si sa come andrà a finire, ma per il momento una cosa è chiara: i tifosi granata hanno già scelto il nome. L’Olimpico dovrà chiamarsi “Grande Torino”, in onore alla squadra italiana più forte degli anni Quaranta schiantatasi con l’aereo sulla collina di Superga nel 1948, di ritorno da una trasferta portoghese.

A portare la questione all’attenzione del presidente del Consiglio comunale Giovanni Maria Ferraris è stato il vicecapogruppo del Pdl Maurizio Marrone (che guarda un po’ è juventino), attraverso un’interpellanza: «La realizzazione e l’inaugurazione del nuovo stadio della Juve alla Continassa – ha spiegato il coordinatore vicario del Pdl a Torino – rendono ancora più urgente la necessità di ripensare le intitolazioni degli stadi cittadini e la toponomastica circostante, tenendo in dovuto rispetto la storia, la tradizione e la passione dei tifosi delle nostre due grandi squadre. Avevo già posto il problema della presenza di un corso intitolato al Grande Torino adiacente al nuovo stadio della Juve, chiedendo che la reintitolazione alle Vittime dell’Heysel avvenisse prima dell’inaugurazione dell’impianto sportivo. Allo stesso modo credo che i tifosi granata abbiano pieno titolo di scegliere un nome nuovo per lo stadio Olimpico, rivendicando un richiamo identitario maggiore a fronte dello stadio della Continassa dedicato alla squadra rivale».

Insomma, la ‘granatizzazione’ dell’Olimpico s’ha da fare. La Juventus il suo stadio se l’è costruito, mettendo sul piatto 105 milioni di euro. Il ‘Toro’ a queste cifre non può competere e punta a personalizzare l’impianto costruito per i Giochi Olimpici invernali del 2006. D’altronde, sempre secondo Marrone, «il Comune ha il dovere di comprendere ed assecondare la polarizzazione naturale di tifo tra i due stadi: non comprenderla e ostacolarla sarebbe un’offesa inutile alla sensibilità di entrambe le tifoserie». Una questione di pesi e contrappesi, come ha spiegato Giovani Maria Ferraris, presidente del Coniglio comunale torinese: «La questione della via intitolata al Grande Torino che si trova in un posto che potrebbe essere più coerente è già all’attenzione della commissione Toponomastica e anche la richiesta di sostituirla con via Vittime dell’Heysel – ha detto ieri -, quindi mi sembra doveroso prendere in esame la richiesta di cambiare il nome dello stadio. Bisogna solo capire bene come ci si comporta qaundo si tratta di uno stadio Olimpico».

 



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