Nella casa è il secondo centro consecutivo per Ozon dopo una carriera un po' altalenante. Anzi con questa nuova fatica il buon François probabilmente raggiunge e supera, almeno per quanto mi riguarda, i fasti visti in Swimming Pool e 8 donne e un mistero.
Nella casa potrebbe essere identificata come una dark comedy letterale-voyeristica dalle tinte noir/thriller con un tocco di Woody Allen. Ok, mi rendo conto che sembra eccessivo ma vi sono davvero elementi che fanno parti di tutte queste categorie... nel caso di Allen vi sono parecchie citazioni ai suoi film.
Tratto da un'opera del drammaturgo spagnolo Juan Mayorga la vicenda, che parte in maniera abbastanza lineare e su dei toni leggeri, si evolve sempre più verso il meta racconto portandosi in uno stato di ambiguità narrativa dove realtà e finzione si confondono. La sceneggiatura, ad opera dello stesso Ozon, è probabilmente il primo elemento da elogiare poiché, oltre ad essere precisa e puntuale, ha un che di veramente intelligente riuscendo a mantenere sempre viva l'attenzione dello spettatore e a dare un giusto equilibrio alle varie situazioni emotive presenti nel racconto. Tanto per rendere le cose più chiare si passa facilmente da uno stato di comicità a uno di tensione o inquietudine e viceversa.
Ma siccome una sceneggiatura per quanto importante e ben fatta non fa un film, tocca anche citare la regia che risulta essere molto elegante, quasi old school, con parecchi movimenti di macchina morbidi e inquadrature bilanciate e precise. Pure gli attori sono in vera forma con i due protagonisti, il veterano Luchini e il giovane Ernst Umhauer, che fanno una vera e propria gara di bravura. Se poi si aggiunge una schiera di comprimari, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Ménochet e Bastien Ughetto, da applauso anche su questo aspetto non possono che esserci lodi.
Nella casa è un film riuscito, molto bello e che consiglio caldamente... perché ne vale la pena.
IMDb
Dans la maison (Ed. Francia)
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