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È chiaro che dietro al mistero, comunque profondo della croce, vi è quello del grande amore di Dio per l'uomo. Priva di questa dimensione, la croce non avrebbe alcun senso né valore. È palese che Gesù voglia condividere in tutta la condizione umana, perciò la precarietà, la persecuzione, l'incomprensione, per rincuorarci, per assicurarci che Dio ci è vicino e non si scandalizza delle nostre debolezze. Questo ci deve indurre a riflettere che ogni esistenza ha come costante la croce che va accettata e vissuta con amore senza traumi o indignazione. Gesù c'insegna a non farci ostacolare dalle tentazioni o dall'incomprensione nella pratica del bene e c'incoraggia ad accettare umilmente questa condizione: Egli infatti non fa tacere il diavolo e si lascia spingere fin sul ciglio del monte. Avrebbe potuto impedire sia l'uno che l'altro ma non l'ha fatto semplicemente per insegnarci l'umiltà e la pazienza.