Valerio Binasco, Mario Martone, Luigi LoCascio
Come da noi già ampiamente previsto (vedi il post del 9 aprile scorso), Mario Martone ha fatto il pieno di riconoscimenti alla 56.ma edizione dei David di Donatello: il suo film Noi Credevamo, splendido affresco sul Risorgimento italiano, si è aggiudicato ben 7 statuette tra cui la più ambita, quella per il miglior film. Non poteva andare diversamente e siamo molto contenti che sia andata così: e speriamo che questo riconoscimento faccia da viatico ad un doveroso rilancio di questa pellicola così poco vista e, invece, così 'necessaria' per capire tante cose sul nostro Belpaese, specie nella stagione del suo 150. compleanno. Non vogliamo rinvigorire vecchie polemiche, note e poco edificanti: la speranza è che, semplicemente, questo film abbia una volte per tutte la distribuzione e l'attenzione che merita. Ricordiamo che è già uscito in dvd (pur in un'edizione decisamente 'scarna', che fa presagire per il futuro un cofanetto deluxe... speriamo) e che tutti i cinefili 'veri' hanno la possibilità di vederlo. Tutto qui.Elio Germano
Per quanto riguarda gli altri premi, scontata la vittoria di Elio Germano tra gli attori: la sua interpretazione ne La nostra vita di Luchetti è notevole e, data l'assenza (clamorosa, direi!) di Toni Servillo tra i candidati, onestamente non aveva rivali. Più a sorpresa invece la statuetta alla Paola Cortellesi di Nessuno mi può giudicare... che dire, non ci convincono troppo nè lei nè il film (avremmo preferito di gran lunga la Alba Rohrwacher de La solitudine dei numeri primi), ma ne prendiamo atto. Meritatissimi invece i premi ai non protagonisti: il grande (in tutti i sensi) Giuseppe Battiston (La Passione) e la stupenda (in tutti i sensi) Valentina Lodovini, unico riconoscimento importante vinto dalla divertente commediola nazional-popolare Benvenuti al Sud. Giurie molto generose anche verso 20 sigarette dell'esordiente Aureliano Amadei (quattro premi, tra i quali quello dei ragazzi: un po' troppi a nostro avviso...) e verso il bellissimo, divertentissimo e strampalato musical Basilicata coast to coast firmato da Rocco Papaleo, che vince anche il premio come miglior regista esordiente, davvero meritato. Vittorie, infine, per Hereafter di Eastwood tra il film stranieri e de Il discorso del re come miglior film europeo.Valentina Lodovini
Una discreta annata, quindi, per il nostro cinema: trionfale dal punto di vista degli incassi (mai si erano viste quattro pellicole ai primi quattro posti della stagione, per un totale ad oggi di 110 milioni di euro, cifre da capogiro!), un po' meno da quello della qualità: il successo infatti arride solo alle commedie, anche abbastanza sempliciotte, come quelle di Checco Zalone. Il cinema di qualità fa ancora fatica a penetrare tra i gusti della gente, anche perchè nessuno fa nulla per instillare il desiderio... ma qui si ritorna a polemizzare, e per questa volta ci fermiamo qui!CLICCA QUI PER L'ELENCO COMPLETO DEI VINCITORI