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Nella Repubblica del Congo l'opposizione chiede la mediazione internazionale per un dialogo con la controparte

Creato il 07 novembre 2015 da Marianna06

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Un dialogo con la mediazione internazionale: lo chiede l’opposizione in Repubblica del Congo, dopo le contestazioni seguite al referendum costituzionale che ha dato all’attuale presidente Denis Sassou Nguesso (foto) la possibilità di ricandidarsi al vertice dello stato.

“Vogliamo un dialogo politico che regoli tutte queste questioni. Le questioni legate agli arresti, ai sequestri. Le questioni legate alla gestione delle elezioni, le questioni legate a questo referendum che non riconosciamo”, ha dichiarato Paul-Marie Mpouélé, coordinatore del Fronte repubblicano per il rispetto dell’ordine costituzionale e l’alternanza democratica (Frocad). Questo, con l’Iniziativa per la democrazia in Congo (Idc)è una delle due sigle che hanno guidato la contestazione a Sassou Nguesso.

Dopo il contestato risultato del referendum (oltre il 92% di ‘sì’ alla richiesta di modifica della costituzione) i due movimenti avevano convocato proteste di piazza, poi cancellate. Ora la proposta di sedersi al tavolo, purché a condurre i colloqui sia un rappresentante internazionale, “che sia dell’Onu, che sia dell’Unione europea, che sia dell’Unione africana”, ha specificato Mpouélé.

In questo quadro, fonti di stampa danno per imminente una visita nel paese di Abdoulaye Bathily, rappresentante speciale del Segretario generale dell’Onu per l’Africa centrale.

       a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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