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Nella vecchia casa uno dei problemi..

Creato il 10 agosto 2010 da Tiziana50mq
Nella vecchia casa uno dei problemi da affrontare quotidianamente era l'organizzazione degli spazi, infatti la nostra famosa stanza salotto/cucina/studio riusciva a contenere, in modo inaspettato, gli oggetti utili e allo stesso tempo le innumerevoli cianfrusaglie che amiamo tanto collezionare, situazione resa possibile grazie all'uso abbastanza flessibile dei pochi mobili disponibili.
Così facendo, una libreria usata come parete divisoria, poteva ospitare: un piccolo numero di libri, un cestino per la carta, un trapano, cavi elettrici, un sottopentola e una discreta quantità di piante grasse.
Nella nuova casa problemi di spazio finalmente non ce ne sono più.. però il problema della collocazione degli oggetti utili/inutili resta, perchè ogni mobile torna a svolgere la sua funzione tradizionale, e quindi, ora nella libreria ci sono i libri, un sacco di libri, alcuni catalogati per genere, altri catalogati per casa editrice, e qualche altro catalogato per colore.. si, ok, tendo ad essere un po' maniacale, ma mi piace così.. è rilassante, ma soprattutto è figo.
E che fine hanno fatto il trapano, le piante grasse, il sottopentola e le innumerevoli cianfrusaglie?
Bella domanda.
Molte delle nostre cose sono temporaneamente parcheggiate sul pavimento dello studio, nell'attesa di trovare la giusta collocazione all'interno di qualche nuovo acquisto in "schifezza pressata".
Il forno sinceramente è l'unico che non si lamenta e che forse comincerà a soffrire di vertigini quando lo solleveremo a 70 cm dal suolo per adagiarlo sul suo nuovo supporto.
A questo punto ci vorrebbe una bella voce fuori campo che dice: ce la faranno i nostri eroi a sistemare l'ingombrante oggetto senza arrecare danni a cose/persone/colonne portanti/tubi dell'acqua?
La risposta è si, perché ora c'è un alleato fondamentale, lo spazio, tanto spazio, una parete di 4 metri, occupata solo per metà dalla nostra cucina piccina picciò, e pronta ad accogliere un secondo Top lungo quanto l'altra metà e sostenuto da due solidi elementi contenitori.
Ecco, è su questo enorme e stabile spazio, non soggetto a centrifughe, che posizioneremo il forno.
Detto ciò passiamo alla narrazione dell'acquisto del suddetto Top.
Ci trovavamo come al solito da Ikea, c'era la solita folla, il solito rovente parcheggio, i soliti mobili belli e brutti, e ovviamente noi, con una missione da compiere: prendere un divano, una libreria e questo famoso pezzo di finto legno 186X62 chiamato Piano di lavoro o Top di nome Pragel con la dieresi sulla a.
Il divano bisogna sceglierlo, provarlo, pensarci bene, controllare le misure, stesso discorso per la libreria, bisogna armarsi di foglio e matita ed inventarsi la composizione più adatta a soddisfare le esigenze creative, funzionali ed estetiche dell'Uomo di casa.
Il piano di lavoro no, bisogna semplicemente prenderlo uguale a quello che abbiamo già.
Togliamo pure la parola semplicemente.
Ikeo: mi dispiace signora, nero non lo fanno più..
Io: come?
Ikeo: eh erano troppo fragili.. saltava la lamina..
Io: in un anno e mezzo ci ho sbattuto sopra di tutto e non è successo niente!!
Ikeo: eh mi dispiace.. controllo.. no non lo fanno più..
Io: e non ce n'è uno avanzato in magazzino?
Ikeo: in un anno e mezzo?? cmq no.. bhè può prenderlo nero effetto pietra..
Io: MA EFFETTO PIETRA MI FA CAGARE!!!!

Mi rassegno, e con un sospiro di sollievo di Ikeo, prendiamo il Pragel nero effetto pietra.
Tutte queste cose pesanti e voluminose, decidiamo di farcele portare a casa dal fantastico corriere celere, creatura mitologica che costa 10 euro in MENO del corriere normale e ti arriva a casa dopo solo 1 giorno..
Stranezze svedesi..
Una tipologia di spedizione evidentemente ignota alla signorina del reparto cucine che ci ha preparato un ordine per la consegna tradizionale e ci ha mandati indietro di due reparti per correggere gli ordini precedenti.
Una specie di gioco dell'oca.
Tiriamo il dado ed eccoci di nuovo al reparto divani, dove la gentile signorina che ci aveva precedentemente servito, prende il telefono e comincia a insultare quelli del reparto cucine, ci prepara tutti i nostri bellissimi ordini per la consegna veloce e arrivederci e grazie.
Passa un giorno, arriva il corriere, e la nostra vicina, che non incontravamo da quando vennero i traslocatori a portarci i mobili, riesce ad uscire di casa proprio nel momento in cui dall'ascensore esce una parte del divano..
Nella vecchia casa uno dei problemi..

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