Si chiamano Rossi, Chen e Zhang i nuovi imprenditori che, nel 2015, hanno avviato una nuova attività nelle Marche. Lo rendono noto Cna e Confartigianato Marche, sulla base di un’elaborazione dell’ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati del registro imprese.
(ilgiornale.it)
Nelle Marche boom di cognomi cinesi per i “nuovi” imprenditori. L’italianissimo Rossi resta il cognome più diffuso e, subito dopo, vengono i cinesi Chen e Zhang: in particolare, i due cognomi cinesi riguardano, rispettivamente, 16 e 15 neoimprenditori delle Marche. Esaminando i cognomi più diffusi di coloro che, quest’anno, si sono iscritti all’albo delle imprese, 7 tra i primi 10 sono di origine cinese e solo 3 italiani: oltre ai Rossi ci sono, al quarto e quinto posto, 13 Mancini e 12 Ferretti; il resto è rappresentato da Hu e Lin,(12), Li e Ye (11), Yang e Wang (10), fino ad arrivare agli 8 imprenditori indiani chiamati Singh, al diciannovesimo posto.
Nuova realtà con cui fare i conti. Secondo le due associazioni degli artigiani, la presenza di nuovi imprenditori stranieri, soprattutto cinesi, rappresenta “una nuova realtà con cui fare i conti, un patrimonio da valorizzare, assicurando a tutti i nuovi imprenditori stranieri un contesto territoriale favorevole in termini di burocrazia, di servizi e di infrastrutture efficienti, garantendo al tempo stesso il rispetto delle regole da parte di tutti in materia di lavoro, anticontraffazione, fiscalità”.
Nelle Marche, gli imprenditori stranieri sono 14.954, pari al 9% del totale: in particolare, sono 3.975 operano nella provincia di Ancona, 3.736 a Pesaro-Urbino, 3.699 a Macerata, 1.831 a Fermo e 1.713 ad Ascoli Piceno. Quella cinese è la comunità più numerosa nel tessile abbigliamento e nelle attività manifatturiere in generale, mentre nelle costruzioni prevalgono gli imprenditori di origine rumena e nel commercio i marocchini. (AGI)