Per chi non parla italiano sembrerà una frase stupida, ma nella mia lingua ho fatto la rima...
Scusate, è il caldo che mi fa dire stupidaggini... ah ah!!
Ho preso in prestito il nome del blog di Eleonora per mostrarvi la mia fatica di questi ultimi giorni.
La volontà di creare minis è tornata, peccato che il caldo afoso e insopportabile di questa settimana ha completamente esaurito le mie energie.
Così, accontentatevi di vedere solo queste piccole scatole.
La prima contiene un pò di posta, lettere, cartoline e un paio di foto antiche.
Ho immaginato di averla trovata sotto il letto, in una stanza che profuma di lavanda, come era la camera da letto di mia nonna....
Il coperchio della scatola raffigura una scarpa, non la trovate deliziosa??
Su tutta la superficie, ho delicatamente passato un velo di patina anticante, che rende tutte le cose affascinanti, e vagamente sporche, come se il tempo si fosse soffermato a baciare la scatola....
ehi, mi è venuta poetica questa frase!! ah ah!!
Ha il sapore di cose antiche, di inizio secolo, e un pò è anche shabby, con un pizzico di fantasia...
Uno spigolo del coperchio è appositamente strapazzato, per simulare l'uso continuo nel tempo.
Naturalmente, c'è anche la versione maschile!
Una scatola che non può mancare nel pied-à-terre di uno scapolo, ma nemmeno nella camera di un gentiluomo che ama ricordare i suoi peccati di gioventù!
La vecchia scatola di scarpe da uomo, contiene tutti i souvenir che un uomo può conservare gelosamente, magari sull'ultimo ripiano dell'armadio, molto in alto, così che sua moglie non possa andare a curiosare!
All'interno ci sono vecchie lettere d'amore, e foto erotiche!!!
Il bottino dei suoi viaggi a Parigi in gioventù.. ah ah!
E ancora, un sigaro da fumare di nascosto dal medico, che glielo ha vietato, e una vera conchiglia, proveniente da uno dei non meglio identificati Mari del Sud!!
La terza scatola invece, custodisce un gioco antichissimo, che probabilmente tutte noi, me compresa, abbiamo fatto da bambine, e che sicuramente ha divertito anche le nostre nonne.
Le bamboline di carta, comunemente conosciute in tutto il mondo come "Paper doll".
Quando ero molto piccola, mi divertivo tantissimo a ritagliare le figure delle bambole e a vestirle coi vestiti di carta, che dovevano avere rigorosamente le "alette" per poterli appendere alla spalle delle bamboline.
A volte si poteva anche colorare i vestiti a proprio piacimento.
Le "Paper dolls" si trovavano in edicola, in fascicoli, o all'interno di alcuni giornaletti specializzati, ma non ricordo più quali, ero troppo piccola!
So soltanto che sognavo di diventare una famosa stilista, da grande...
Questa, è una scatola che contiene modelli originali, risalenti al 1909.
Avrete notato che, anche in questo caso, ho strapazzato il coperchio...
Che posso farci? Mi piace "rompere le scatole"... ah ah!!
La seguente, invece, è la riproduzione esatta di una scatola di "Paper dolls" del 1940, circa.
Anche qui ho velato il coperchio con la patina, così l'immagine è leggermente ingiallita e sembra antica.
Come nella precedente, anche in questa scatola ho messo una bambolina che si regge in piedi da sola, un foglio di vestiti da ritagliare davvero, un paio di forbici, e qualche vestitino già tagliato, con le suddette "alette" per poter vestire la bambola.
Ho volutamente lasciato un foglio tagliato parzialmente, per fingere che sia stata la piccola abitante della casa di bambola a aver lasciato il lavoro a metà....
Entrambe le scatole, potrebbero essere esposte in una casa dove c'è la stanza di una bambina, per rendere la scena più realistica.
Allora, vi piacciono le mie scatoline?
Maggiori informazioni le trovate QUI
Ancora pochi giorni di pazienza, e chi si è iscritto al mio give away "Pinocchio", saprà se è stato baciato dalla fortuna.
Il sorteggio scade il 16 luglio.
Fate ancora in tempo ad aggiungervi alla lunga lista.
Basta essere in regola con le... regole!!
Oggi sono proprio in vena di frasi sceme... ah ah ah!!
A presto!!